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Rivoluzione agraria e demografica nella rivoluzione industriale

La rivoluzione agraria


Nei Paesi Bassi l’uso più intensivo della terra si manifestò grazie a cinque progressi:
- La sostituzione del maggese con colture fertilizzanti (leguminose da foraggio) inseriti in cicli pluriennali lunghi fino a sei anni
- Il mantenimento della fertilità grazie al letame reso possibile dall’aumento del bestiame alimentato dai nuovi foraggi
- L’introduzione di nuovi attrezzi
- L’introduzione di nuove colture industriali, come il il lino, il tabacco, la patata
- Lo sviluppo dell’orticoltura, attraverso colture di serra.

L’evoluzione tecnica dell’agricoltura olandese, è stata permessa grazie alla differenziazione del suolo: sabbioso, morboso, argilloso.
Inoltre anche in Olanda era avvenuto il superamento dei legami feudali.
L’agricoltura olandese aveva assunto caratteri di un’agricoltura commerciale. La pressione della domanda portò a soluzioni tecniche per una specializzazione produttiva ed un efficiente uso della terra. Per colmare gli squilibri di mercato, alcune derrate alimentari venivano importate dal Baltico, inserendo così l’economia locale in uno scambio continentale.
Questa agricoltura mercantile, modificò il rapporto popolazione-risorse e aumentò l’inurbamento.

Cambiamento nell’organizzazione giuridica della proprietà.
- È la fine degli open fields e della comunità di villaggio. Dal 1500 in poi progressivamente in Inghilterra non ci sono più.
- Finisce anche il latifondo. In questa cosa gli inglesi sono stati i primi e unici. Questa è una delle ragioni del grande ritardo dell’Europa continentale.
Questo processo va sotto il nome di ENCLOSURES (le recinzioni), si afferma così la proprietà privata.
Nell’Inghilterra di inizio 1700 sia i proprietari feudatari, sia gli operatori economici, in particolare i mercanti imprenditori, vedono una crescita dei prezzi dei prodotti agricoli e dei manufatti tecnici, che unita alla scoperta delle terre unificate, genera la volontà di iniziare a coltivare di più i cereali e sviluppare l’allevamento bovino e ovino.
C’era però un ostacolo: i campi aperti, che venivano gestiti dalla comunità di villaggio. Questo sistema doveva cessare per permettere un individuale gestione della terra.
Per fare questo gli inglesi si inventano una strategia:
prevedere degli atti legislativi (leggi), con i quali lo Stato espropriava la terra alla comunità e la rivendeva ai singoli. Questi atti si chiamano ENCLOSURES ACT (atti delle recinzioni, che avvenivano con muri a secco o siepi).
Lo Stato riconosce quindi l’acquisto e la vendita della proprietà privata, superando il sistema della società preindustriale. Si crea il mercato.
La proprietà privata era connessa ad un DIRITTO PATRIMONIALE. È il primo episodio di PRIVATIZZAZIONE di un BENE ECONOMICO.

Effetti della Rivoluzione agraria

- Cambia il sistema agricolo inglese, diventa un sistema fondato sulla PROPRIETÀ PRIVATA.
- Non si parla più di economia di sussistenza, ma SI PRODUCE PER IL MERCATO, questo viene definito individualismo agrario. L’individualismo agrario indica la libera disponibilità della terra alle decisioni produttive di chi è proprietario. È un concetto inserito da Bloch.
- Molta gente che viveva nella comunità di villaggio e che non diventa proprietaria terriera, si deve trovare un lavoro. Questi diventeranno potenziali OPERAI nelle fabbriche. Avviene un processo di mobilità del lavoro dall’agricoltura all’industria nascente.
- Avviene un processo di INURBAMENTO: passaggio dalla campagna alla città perché ci sono le fabbriche.


La rivoluzione demografica


L’Inghilterra sperimenta una forte caduta della mortalità, un incremento della natalità e di conseguenza una crescita della popolazione urbana.

Il teorema di Malthus sull'andamento della popolazione

Malthus ha descritto con un teorema l’andamento dell’andamento della popolazione rispetto all’andamento delle risorse.
L’andamento della popolazione cresce secondo una progressione geometrica.
L’andamento delle risorse, invece, cresce secondo una progressione aritmetica.
Quindi le risorse crescono con un tasso inferiore rispetto al tasso di crescita della popolazione.
Questo porta ad uno stato stazionario, dove dato che non c’erano risorse per tutti, la popolazione viveva una sorta di depressione, di conseguenza avrebbero fatto meno figli. Secondo Malthus questo permetteva di riequilibrare la popolazione. Inoltre altri fattori regolativi erano le guerre e le carestie.
Il teorema di Malthus è stato completamente smentito con la Rivoluzione Industriale, perché Malthus aveva fatto queste osservazioni riferendosi ad una società preindustriale, senza tener conto dell’innovazione tecnologica, e quindi del cambiamento della produzione. In questo teorema non viene introdotto l’importante fattore della produttività del lavoro e delle risorse.
Smentendo Malthus si può affermare che con la Rivoluzione Industriale avviene una crescita della popolazione. Il sistema delle risorse regge l’aumento della popolazione.
Tutto questo è legato all’affermazione del sistema di fabbrica e alla nascita dell’industria del cotone (è una pianta). Gli inglesi prendevano il cotone dalle colonie in India e nel sud degli Stati Uniti d’America.

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