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Definizioni di Angel Finance, Venture capital e Crowfunding


Angel Finance

I business angel sono solitamente individui con elevato patrimonio netto spesso con una carriera imprenditoriale alle spalle che sono legati da reti informali e che investono in piccoli gruppi somme relativamente piccole in imprese giovani ma con un alto potenziale di crescita. Questi soggetti possiedono un grado di controllo variabile sulle imprese finanziate attraverso accordi di natura privata.
Svolgono in sostanza una funzione complementare al venture capital.

Venture capital

A differenza dell’angel finance il venture capital è un vero e proprio intermediario finanziario che si occupa di raccogliere ed allocare i fondi, costituito da schemi organizzativi consolidati ed oggetto di politiche pubbliche e regolamentazione specifica.
Solitamente si posizione nell’area di mercato con più alte asimmetrie informative dove solitamente abbiamo le startup.
Offre alle imprese oltre ai capitali anche preziose risorse immateriali.
Si afferma soprattutto in settori in cui abbiamo mercati mobiliari ben funzionanti e con una marcata specializzazione settoriale.

L’American Research and Development fondato nel 1946 da Karl Compton e Georges Doriot ha lo scopo di finanziare le imprese che puntano su innovazioni tech WWII.
Raggiunge il suo maggior successo nel 1957.
Nel 1980 è stato permesso di investire in fondi pensione grazie l’ingente l’afflusso di risorse.
Nel 1990 si verifica uno sviluppo tumultuoso culminante nella bolla dot.com.
Nel 1999 abbiamo uno sviluppo nella distribuzione settoriale e geografica.

Le differenze nell’ambito delle venture capital tra Usa e Europa si spiegano con la configurazione dei sistemi finanziari.
Negli Stati Uniti il modello è market-oriented: il mercato dei capitali è la principale fonte di finanziamento dell’impresa → Venture Capital colloca imprese sul mercato e riparte → buona complementarietà tra venture capital e mercato azionario.
In Europa il modello è bank-oriented: il settore bancario infatti fornisce la maggior parte della finanza d’impresa ed abbiamo un ruolo secondario del mercato dei capitali e quindi un minore sviluppo del venture capital.

Crowfunding

Ha origine in imprese creative (musica, arte), i fattori abilitanti sono i bassi costi di comunicazione e ricerca e i bassi costi di transazione, le prime piattaforme sono Sellaband e Kickstarter.
Gli attori sono gli imprenditori che attraverso il crowdfunding hanno fattori positivi:
• Minor costo del capitale nelle fasi iniziali e successive: vasta scala geografica= miglior marching, prevendite come incentivo per gli investitori e maggiore informazione
• Maggiori vantaggi informativi = marketing, feedback

E negativi:
• Divulgazione info progetto: vantaggio per la concorrenza e rischio per la proprietà intellettuale
• Costo opportunità: non ci sono vantaggi di rete e reputazione ed expertise tecnica, manageriale e di mercato.
• Investor relations costose: alto numero di investitori.

Per gli attori - investitori abbiamo fattori positivi:
• Accesso ad opportunità di finanziamento
• Accesso anticipato al prodotto
• Partecipazione a community
• Filantropia
• Formalizzazione contratto tra imprenditore e finanziatore

E fattori negativi:
• Difficoltà a valutare incompetenza degli imprenditori
• Rischio fondo elevato, bassi incentivi a monitorare = sottinvestimento
• Alto rischio fallimento idea imprenditore nelle fasi iniziali.

Gli svantaggi fronteggiati dai finanziatori possono provocare fallimento di mercato:
• Difficoltà a valutare competenza del progetto = progetti buoni sottovalutati, piattaforma attira solo progetti di bassa qualità quindi abbiamo una selezione avversa.
• Basso potere di imporre il rispetto del contratto dei singoli finanziatori = imprenditori hanno comportamento opportunistico = azzardo morale
• Basso incentivo individuale alle due diligence = nessuno effettua screening iniziale, nessuno investe = problema di coordinamento.

Come ridurre i rischi di fallimento di mercato?
1. Meccanismi di reputazione:
• Segnali di qualità → divulgazione di informazioni e alto livello di istruzione dell’imprenditore come la creazione di brevetti
• Feedback → suddivisione del progetto in più stadi
• Giudizio da parte di terze parti ovvero le credit rating agencies

2. Regole private e regolamentazione pubblica:
• Regole imposte dalle piattaforme con l’interesse di massimizzare investitori e buoni progetti e per evitare frodi e disclosure
• Regolamentazione pubblica attraverso il JOBS ACT (Usa) che impone SEC ovvero regolamenti di mercato come il tetto sugli investimenti individuali e l’obbligo alla registrazione su piattaforme, l’educazione degli investitori ed il tetto sulla raccolta di capitali

3. Due diligence degli investitori: questo ha un efficacia parziale perché deve essere complementato da altre misure contro il fallimento di mercato.
Infatti la moltitudine di investitori rende più facile individuare le frodi però provoca un incentivo più basso e l’herding crea doppio rischio.

Tratto da ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE di Mattia Fontana
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