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Le istituzioni nazionali e settoriali


Ruolo importante delle istituzioni nazionali nel plasmare performance ed evoluzione dei settori
→ brevetti
→ Legislazione in materia di conoscenza

Esempi:
Farmaceutica: sistemi sanitari nazionali nel secondo dopoguerra, protezione proprietà intellettuale (primi antibiotici, USA 1940; recenti sviluppi)
Software: brevetti e copyright a protezione della proprietà intellettuale, di pari passo con la standardizzazione dei pacchetti software.

Politiche di nazionalizzazione/privatizzazione, monopolio/liberalizzazione decise a livello nazionale.

• convenzioni internazionali → cambiamento climatico

Istituzioni settoriali pure svolgono ruolo importante nell’evoluzione dei settori
- Istituti per gli standard tecnologici → telecomunicazione: GSM 5G, Europa.vs USA
- Agenzie di settore internazionali, private pubbliche
- Emanazione di norme (più o meno) vincolanti → IMO, ossidi di zolfo, navi
- Diffusione best practices

Nella logica evolutiva la trasformazione avviene tramite processi di:
- Creazione (prodotti, tecnologie, imprese, istituzioni) → aumento varietà
- Riproduzione → continuità/inerzia
- Selezione → riduzione varietà

• In generale, importante il ruolo delle nuove imprese nel modificare le strutture dei settori

• Selezione effettuata da meccanismi di mercato e non di mercato (es: domanda militare, sistemi sanitari)

In generale la trasformazione avviene tramite processi coevolutivi
- trasformazione di conoscenze tecnologiche crea/modifica attori, comportamenti e relazioni
- Generando modifiche di risposta nella struttura industriale, nelle istituzioni.
Esempi:
Computer → stagione mainframe: rapporto produttore/utilizzatore; piattaforma dominante (IBM 360) prodotta da grande impresa dominante, verticalmente integrata, padrona delle traiettorie tecnologiche; sostegno pubblico in forma di finanziamento R&S e connesse.
Farmaceutica: grande continuità fino biologia molecolare (discontinuità tecnologica) → quindi entrata nuove imprese a elevata specializzazione.

A fronte delle diversità settoriali è opportuno che le politiche pubbliche di stimolo dell’innovazione partano da un’adeguata conoscenza dei fallimenti che limitano l’innovazione, non siano generali (uguali per tutti), ma enfatizzino gli strumenti suscettibili di maggiore efficaci (concorrenza, standard, IPRs)
Considerino le interdipendenze e la proiezione geografica dei settori
Su un piano più generale, nazionale, politiche che intervengono sul contesto che circonda l’attività innovativa: mercato finanziario, corporate governance, concorrenza, IPRs.

Tratto da ECONOMIA DELL'INNOVAZIONE di Mattia Fontana
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