Valore della struttura finanziaria
Per valutare se le scelte di struttura finanziaria siano rilevanti o meno per la ricchezza degli azionisti occorre verificare se e come cambiando il mix delle fonti di finanziamento si modifichi lo spread rendimento/costo in oggetto, ovvero il valore dello stesso capitale investito. In particolare come muta la dinamica:
Della remunerazione min attesa dai finanziatori (costo del capitale, K)
Della remunerazione effettiva ottenuta dai finanziatori stessi (rendimento del capitale, ROI)
Del valore economico del capitale investito stesso.
Il ricorso al debito finanziario (e quindi alla leva finanziaria, esprimibile come D/W) esercita 2 spinte opposte sul costo del capitale:
v/il basso:perché riduce il costo medio ponderato del capitale (perché ha un saggio di remunerazione i < Ke)
v/l’alto: perché incrementa il rischio finanziario che tutti i finanziatori si trovano a sostenere. -> maggior costo medio (di entrambe le fonti) del capitale (K)
Continua a leggere:
- Successivo: La teoria classica
- Precedente: La politica finanziaria: struttura delle fonti
Dettagli appunto:
- Autore: Alessia Chiovaro
- Università: Università degli Studi di Palermo
- Facoltà: Economia
- Titolo del libro: Finanza d'impresa
- Autore del libro: Brusa, Guelfi, Zamprogna
- Editore: ETAS Libri
Altri appunti correlati:
- Finanza d'azienda
- Economia aziendale
- Economia Aziendale
- Analisi di Bilancio
- Revisione Legale dei Bilanci
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.