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Frederick Winslow Taylor



Taylor è stato il primo vero studioso che espone una teoria dalla a alla z sull’organizzazione del lavoro. Taylor è un ingegnere che vive a cavallo tre l 800 e inizio 900. Opera più importante è del 1912. Lavorava in una acciaieria e veniva da una buona famiglia.
Ad un certo punto si rende conto che come si lavorava erano modalità non efficienti.
Inizia a studiare e pubblica un suo scritto dove espone la sua idea di organizzazione.
L’idea di Taylor e ford si associa a concetti di lavoro non molto buone. È associata a lavoro parcellizzato, ripetitivo…
Svuotamento dei contenuti del lavoro. Operaio che ripete le stesse cose ogni giorno e in un qualche modo perde la dignità perché fa un lavoro faticoso ripetitivo e povero di contenuti. I ricavi saranno elevati ma non si tiene conto del valore umano del lavoro. è negativa la visione sul Taylorismo da parte di tutti.
In realtà quello che Taylor ha fatto è stato quello di introdurre una sorta di rivoluzione. Per capire il suo pensiero bisogna collocarlo in un determinato periodo storico.
Fine ottocento negli usa cera una forte concentrazione industriale. Erano diverse industrie sopra il migliaio di dipendenti quindi potenzialmente un sistema di produzione molto forte. Cera un fenomeno di migrazione dalla campagna alla città perché le industrie offrivano molte opportunità fi lavoro. Chi arrivava dalle campagne però aveva poche competenze. Quindi tanta gente disposta a lavorare ma con poche competenze.
Terzo fattore, tecnologia, che iniziava a progredire in modo significativo. Si potevano programmare macchina per produzione standardizzata dei prodotti.
Il mercato era in notevole espansione e dunque c’era un mercato da soddisfare. Pensando alla ford nessuno aveva una automobile. Quindi cera il mercato delle auto da esplorare e da poter soddisfare. Bastava produrre a prezzi competitivi e si sarebbe venduto, automobili e altri prodotti dell’epoca. Il mercato era tutto da creare e soddisfare.
Ultimo fattore è che al di fuori di tutte queste positive concezioni le fabbriche dell’epoca non avevano metodi di produzione adeguati. Erano inefficienti perché si basavano su questi principi:
era affidato il potere tutto ai capi reparto. Il management non faceva nulla. Delegava tutto ai capi reparto che assumevano, decidevano i ritmi di lavoro, persone potenti nell’organizzazione. Il management non aveva idea di come si svolgeva il processo produttivo. Questo sistema era compromesso pero da un sistema da un lato di corruzione verso i capi reparto, dall’altro i capi reparto avevano conoscenze ma si basavano sulla loro esperienza e unica cosa importante era produrre il prodotto. Si lavorava a giornata senza avere un metodo di lavoro sistematico. Ad esempio, si dice che in una fabbrica di Philadelphia i capi reparto per decidere chi assumere lanciavano una cassa di mele, chi riusciva a prendere la mela aveva il lavoro quel giorno. Tale sistema si prestava facilmente a situazioni in cui le persone corrompevano il capo reparto per avere il lavoro. Siamo molto lontani da un sistema efficiente di organizzazione del lavoro. La situazione è caotica.
Drive system: sistemi di pressione verso i dipendenti, intimidazione. Si cercava di rendere i lavoratori produttivi cercando di metterli sotto stress e minacciandoli.

A quel punto Taylor inizia a studiare. Secondo lui i dipendenti, naturalmente, tendono a prenderla comoda. Le persone, lasciate a se stesse, tendono a non fare fatica. Taylor analizza questa situazione e dice che c’è la convinzione che se io lavoro di più, meno lavoro ci sarà per gli altri. Se tutti lavorano al massimo, azienda ha bisogno di meno dipendenti, produttività alta e rischio anche io di perdere il lavoro. Se 5 producono quello che producono dieci, possono esserci posti di lavoro a rischio.

Secondo motivo, perché sono pagati con metodi che non funzionano. Sono pagati in base a quanto producono. La prendono comoda perché se producono la stessa q di prodotti nello stesso tempo, il management alzerà la q di cottimo. Il management incrementerà sempre più le richieste e le possibilità di ottenere uno stipendio elevato.

Quello che Taylor ha in mente è una rivoluzione completa di questo sistema, che parte dalla mente, sia i management che i dipendenti devono cambiare approccio. Lui dice che il management e i dipendenti è inutile che litighino per avere una fetta più elevata del surplus. Anziché litigare per una fetta di surplus, perché non aumentare quest’ultimo cosi tutti possono avere quello che si aspettano? Se cambia il metodo di lavoro, aumenterà la produttività e non si litigherà piu.

Taylor propone organizzazione scientifica del lavoro. Secondo Taylor si possono avere incrementi di produttività che triplicano o duplicano quelli attuali senza chiedere sforzi ai lavoratori. Questa è la sua visione.

Filmato Charlie Chaplin
Concetto di alienazione: svuotamento dell’identità e della mente perché un operaio diventa un esecutore senza usare la mente. Ripetitività della mansione.
L’esperimento della macchina riporta al fatto che gli umani vengono trattati anche loro come delle macchine. Si occupano solo di valutare se la macchina funziona bene o meno senza considerare la situazione dell’operaio.
Le decisioni vengono prese dal capo che si trova nel suo ufficio e si limita a dire ai propri dipendenti cosa dire. Separazione tra capi ed esecutori. Il capo deve limitarsi a dire all’esecutore cosa fare e questo ultimo deve solo eseguire.
Tutto è pensato con l’obiettivo di aumentare la produzione.
Altro aspetto è che non c’è solo il capo massimo, nel reparto ci sono almeno 4 o 5 capetti a cui il dipendente deve rendere conto. Sono figure che gerarchicamente sono superiori rispetto all’operaio.
Non c’è più differenza tra l’uomo e la macchina, si perdono i confini tra uomo e la macchina e si fondono.

Tratto da ORGANIZZAZIONE AZIENDALE di Kevin Carne
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