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Il processo di ridistribuzione del reddito mondiale


Negli anni 70 lo scenario economico mondiale subisce trasformazioni di notevole entità:
• Cambiano le ragioni di scambio tra i paesi industrializzati ed i paesi produttori di materie prime.
• Cambiano le relazioni comm.li e finanziarie tra pesi industrializzati e paesi in via di sviluppo
• Aumentano i tassi di inflazione
• Si creano squilibri nel sistema di pagamento internazionale
• Aumenta il prezzo del petrolio.
La crisi petrolifera si sviluppa in una fase in cui le autorità centrali stavano predisponendo un progetto ufficiale di riforma del sistema monetario internazionale, in un tale momento di incertezza, è stato vanificato il tentativo di costruire un nuovo ordine monetario ed è diventato inevitabile il ricorso a meccanismi di tasso flessibile.
Il rincaro dei prodotti petroliferi ha portato ad un trasferimento di reddito dal resto del mondo ai paesi OPEC, generando conseguenze recessive per l’economia mondiale con effetti riduttivi per domanda globale e potere d’acquisto.
Conseguentemente si verifica un aumento della funzione del risparmio mondiale, con relativa contrazione della domanda aggregata ed effetto deflazionistico che è accentuato da un atteggiamento restrittivo espresso da alcuni paesi industrializzati, con bilancia dei pagamenti in forte disavanzo, che hanno contenuto il volume delle importazioni e non peggiorare ulteriormente la situazione stessa.
In quel periodo si registra, inoltre, una accentuazione della pressione inflazionistica causata da:
• Aumento dei tassi flessibili
• Aumento dei prezzi di petrolio e materie prime
La crescita dei prezzi si intensifica attraverso due elementi, uno di tipo interno: l’aumento dei costi dell’energia porta un aumento dei prezzi; ed uno di tipo esterno: per l’effetto dell’aumento dei salari eccedenti la produttività del sistema.
Gli elevati tassi di inflazione e le misure di deflazione intraprese, configurano una nuova situazione caratterizzata da:
• Diminuzione attività produttiva e conseguente aumento della disoccupazione
• Elevato tasso di crescita dei salari
• Sviluppo dell’inflazione associato alla crescita della disoccupazione
Il mutamento strutturale di tutto il sistema dei pagamenti internazionale si manifesta in maniera differenziata da paese a paese in base alla dipendenza energetica.
All’interno dei paesi più sviluppati, il deficit indotto dall’aumento del petrolio non è omogeneo, in alcuni paesi si riesce a mantenere cmq una situazione di surplus, mentre in altri crescono i disavanzi ed aumentano le difficoltà per mantenere stabili i tassi di cambio ed il livello dei prezzi.
Le cause di un forte deterioramento della bilancia dei pagamenti nei paesi industrializzati sono:
• l’incremento dei prezzi dei prodotti petroliferi
• la riduzione delle esportazioni, con rallentamento dell’attività produttiva
• il rincaro delle importazioni per l’aumento del costo dei manufatti provenienti da questi paesi.
Tra il 1978 ed il 1980 il petrolio aumenta del 130% il disavanzo esterno si distribuisce in forma più equilibrata colpendo quasi tutti i paesi più sviluppati in egual misura.
In questo periodo, inoltre, la recessione dura di più rispetto al periodo 1973-1974 sia per le severe politiche di compressione della domanda aggregata (volte a ridurre l’impatto dell’aumento ei prezzi del petrolio sulla bilancia dei pagamenti e a contenere aspettative ed impulsi inflazionistici presenti nel sistema economico), sia per l’innalzamento dei tassi di interesse degli USA ed il conseguente apprezzamento del dollaro sul mercato dei cambi.

Tratto da POLITICA ECONOMICA di Alessandro Remigio
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