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Pantheon scita. Ruolo di Hestia



Hestia occupa il 1° posto tra gli Sciti. Dopo ci sono zeus e gea. Idantirso lo testimonia quando dice a Dario che gli Sciti hanno 2 padroni: zeus ed hestia. Erodoto aggiunge che hestia tra gli Sciti si chiama Tabiti = riscaldante (Dumezil). Il giuramento per i focolari del re era il più solenne per uno scita. C'erano 3 re, dunque focolari al plurale. Anche se in Erodoto troviamo un solo re nel cap. 6. Ma come conciliare Hestia e il nomadismo? Com'è possibile che un nomade onori soprattutto Hestia, divinità legata allo spazio e alla sua rappresentazione? Parte di Hestia è la casa,centro dello spazio domestico. Questo centro connota i valori di fissità, immuabilità, permanenza, nozioni che non hanno corso presso gli Sciti. Dovrebbe essere importante hermes, che nel loro pantheon è assente. Eppure lui è il padrone dell'agros, dei passaggi. Hestia centra lo spazio, hermes lo mobilita. Che Hestia è quella scita? È un'Hestia regale. È il focolare reale, che è anche luogo e oggetto del giuramento più solenne. In Grecia invece hestia non compare invocata nei giuramenti. Gli osseti giuravano presso il focolare (dumezil). Il focolare del re scita è il luogo atraverso cui passano scambi e relazioni sociali. Il legame corpo regale – corpo sociale fa pensare a una teoria medievale sulla doppia natura del re. Se in Grecia lo spergiuro mette in pericolo il suo focolare, qui arreca danno a quello del re = l'unico vero focolare è quello del re = hestia centra lo spazio e riunisce gli Sciti. Hestia è centro qui non dello spazio geografico, ma di quello sociale.

Tratto da ERODOTO, IL PADRE DELLA STORIA? di Dario Gemini
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