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La prima pioniera della Casa dei Bambini: Maria Maccheroni

La Casa dei bambini era formata da : spogliatoi, sala di lavoro, sala di musica, sala da pranzo, direzione e gabinetto medico, cucina, stanza da bagno e docce ; circondata da un orto giardino che ospitava diverse specie di animali da cortile in cui i bambini potevano liberamente accedere. Vi erano 46 bambini  di età compresa dai 3 ai 5 anni dando la precedenza alle famiglie più bisognose. La M. affidò quest’impresa a Maria Maccheroni, sua allieva presso la scuola pedagogica dell’università di Roma.
Venivano coinvolte le madri che potevano accedere alla casa dei bambini in ogni momento della giornata per osservare le attività dei figli, era previsto un incontro alla settimana  con il medico e la direttrice.
La Maccheroni effettuò una sperimentazione sulle capacità musicali  dei bambini con l’utilizzo di alcuni materiali ideati da lei stessa.
Le attività previste dal metodo montessoriano sono : gioco del cieco e del silenzio, rito del pranzo in comune, cura degli animali e delle piante, esercizi di scrittura e di lettura con materiali strutturati , si sperimentavano la costruzione di piccole case di mattone e lavori di creta.
Diventare insegnanti secondo i canoni montessoriani voleva dire rompere con tutta la tradizione didattica precedente trasformando il proprio modo di essere. La direttrice doveva saper acquisire la capacità di osservare senza esercitare un controllo invasivo  e giudicante sul bambino. Era un percorso autoriflessivo  molto intenso e difficile, un noviziato, da cui iniziò la formazione delle insegnanti montessoriane .
La nuova maestra deve liberarsi completamente  dai legami che la tengono imprigionata.
Nel 1909 venne aperta una seconda Casa dei bambini.

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