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Aristarco di Samo e Ipparco di Nicea


ARISTARCO DI SAMO adottò anch’egli il modello euclideo per l’astronomia (ma esso fu utilizzato anche per l’ottica, nella teoria musicale) nel suo scritto Sulle dimensioni e le  distanze del sole e della luna. Ma egli è ricordato soprattutto perché avanza una concezione eliocentrica dell’universo. Ma sia per le credenze di allora sia per l’impossibilità della dimostrazione questa teoria non ebbe seguito.
IPPARCO DI NICEA fu forse il maggior astronomo dell’epoca. Continuò a far uso dei modelli geometrici per spiegare i movimenti dei corpi celesti  e le loro anomalie; egli avanzò l’idea che il centro di rotazione del sole e dei pianeti non coincide con il centro della terra, ma è eccentrico (ossia sta in un punto diverso) rispetto ad esso. Questo però non spiegava ancora l’irregolarità del moto dei pianeti: a tale scopo fu introdotta la dottrina degli epicicli secondo cui i pianeti ruotano si attorno al loro eccentrico ma nello stesso tempo anche attorno ad un altro centro di rotazione.

Tratto da FILOSOFIA ANTICA di Carlo Cilia
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