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Il ruolo della città di Genova in "Un destino ridicolo"

Meno fortemente che nel romanzo di Maggiani (dove il narratore riconosce un rapporto di causalità tra la città e la vita dei personaggi), sembra comunque che le caratteristiche morfologiche, economiche e sociali della città influenzino anche la vita dei protagonisti.
Ad esempio, la vocazione della città a ricevere merci e persone provenienti da tutto il mondo, fa sì che a Genova si ritrovino i protagonisti della vicenda (l’assassino, il malavitoso marsigliese, il protettore, la prostituta, la femme fatale istriana e il cantastorie De André) e che tre di loro tentino il colpo della loro vita. L’arrivo di un carico di pelli preziose nel porto è possibile infatti solo in una città che è uno degli snodi portuali più importanti del Mediterraneo.
Il tessuto sociale descritto, in cui si svolgono i fatti e che fortemente influenza la vita dei protagonisti, è inoltre quello tipico (nei suoi tratti negativi) delle grandi città di mare: l’ambiente dei traffici illeciti, della gente di passaggio, della prostituzione.

Tratto da GENOVA NELLA LETTERATURA di Isabella Baricchi
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