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La ritenuta a titolo d’acconto

La ritenuta a titolo d’acconto


La ritenuta a titolo d’acconto è una somma sottratta dal reddito ad opera di chi lo eroga, cioè il sostituto d’imposta, che rappresenta una parte dell’imposta totale dovuta. I proventi su cui viene operata la ritenuta d’acconto concorrono a formare il reddito al lordo della ritenuta, la quale sarà poi confrontata dal sostituito con l’imposta complessiva con diritto al rimborso di eventuali eccedenze di ritenute o con obbligo di versare ulteriori imposte che risaltassero dovute.
Anche nell’ipotesi di ritenute a titolo d’acconto si possono verificare due situazioni tipiche.
La prima situazione si ha quando il sostituto non abbia applicato la ritenuta e non l’abbia, di conseguenza, neppure versata al fisco. In questo caso il sostituito potrà dichiarare i relativi redditi e pagherà l’imposta interamente  sulla base della dichiarazione annuale. Tuttavia in questo caso il sostituto subirà delle sanzioni amministrative per la violazione dell’obbligo di operare le ritenute.
La seconda situazione tipica si realizza nell’ipotesi in cui avendo il sostituto omesso di applicare la ritenuta d’acconto, di conseguenza il sostituito si senta tentato di non dichiarare i relativi redditi. In tal caso il fisco potrà rivolgersi sia al sostituto sia al sostituito per ottenere l’adempimento.

Tratto da APPUNTI DI DIRITTO TRIBUTARIO di Luisa Agliassa
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