Skip to content

I rapporti obbligatori e i suoi protagonisti



L’obbligazione è una relazione tra due o più soggetti determinati (meglio PARTI: CENTRO AUTONOMO DI INTERESSI). Ci sono due parti: ATTIVA e PASSIVA. Quella attiva (creditore) e la parte passiva (debitore). La prestazione che forma oggetto di obbligazione deve essere patrimoniale, suscettibile di valutazione economica. La prestazione può soddisfare un interesse anche non patrimoniale. Per esempio se acquisto un biglietto per lo stadio la prestazione che ricevo è sicuramente patrimoniale (pago) ma quella prestazione soddisfa un mio interesse che è di natura ricreativa.

Le fonti delle obbligazioni sono: il CONTRATTO, IL FATTO ILLECITO ED OGNI ALTRO ATTO O FATTO IDONEO A PRODURLE IN CONFORMITA’ ALL’ORDINAMENTO GIURIDICO (art. 1143) come la legge. La prestazione oggetto del rapporto obbligatorio può consistere a seconda dei casi in un dare un bene (obbligazioni pecuniarie), in un fare (esecuzione di un’attività come un appaltatore), in un non fare (assunzione di un obbligo negativo). Principio generale delle obbligazioni è dato dalla buona fede, le parti nel rapporto obbligatorio devono comportarsi con buona fede (il debitore deve usare la diligenza del buon padre di famiglia nell’adempimento della prestazione). Diverso è il caso di un adempimento obbligatorio in ambito professionale; situazione in cui si impone al professionista debitore di avere una diligenza qualificata (si deve valutare in base alla natura dell’attività professionale svolta). Se ad assumere un’obbligazione per esempio è un avvocato piuttosto che un medico, il suo grado di diligenza sarà parametrato al suo tipo di attività. La regola generale è che le parti sono libere di determinare dove e quando sarà eseguita la prestazione. Se le parti non hanno pattuito nulla, operano le disposizioni di legge. Analogamente per il tempo in cui si stabilisce che se le parti non hanno pattuito espressamente, vale la regola secondo cui il creditore può esigere immediatamente la prestazione dal debitore. Se presto una somma sarò titolare di un credito restitutorio; posso statuire un termine (un mese) entro cui ricevere la somma dal mio amico. Perché il rapporto obbligatorio si estingua è necessario che il creditore veda soddisfatto il suo interesse, riceva la prestazione in maniera esatta. Se la prestazione è consegnata in ritardo o in modo diverso, si connota l’inadempimento. Il creditore può anche accettare una prestazione diversa (datio insolutum) cioè prestazione in luogo dell’adempimento.

Tratto da AZIONI A TUTELA DELLA PROPRIETÀ di Giuseppe Rondinone
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.