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Conseguenze della partecipation exemption


L’esenzione delle plusvalenze derivanti da partecipazioni dotate dei requisiti sopra elencati è, in ambito IRES, parziale: spetta nella misura dell’84%.
L’esenzione parziale anche per gli imprenditori individuali, ma inferiore: il 60% del loro ammontare.
L’esenzione delle plusvalenze derivanti da partecipazioni immobilizzate porta con sé una molteplicità di corollari:
a. innanzitutto, è necessario distinguere le partecipazioni secondo che abbiano o non abbiano i requisiti della partecipation exemption.
Sono estranee al regime di partecipation exemption:
i. le partecipazioni possedute da meno di 18 mesi;
ii. le partecipazioni classificate nell’attivo circolante;
iii. le partecipazioni in società residenti in Paesi o territori compresi nella black list;
iv. le partecipazioni in “società senza impresa”;
b. le minusvalenze meramente “iscritte” non hanno rilevanza fiscale.
Diverso è il regime delle minusvalenze realizzate, che sono irrilevanti se derivano da partecipazioni con i requisiti della partecipation exemption (ma possedute ininterrottamente per 12 mesi, anziché 18), e sono invece deducibili se derivano da partecipazioni cui non si applica tale regime;
c. l’esenzione delle plusvalenze porta con sé l’indeducibilità dei costi connessi alle partecipazioni che beneficiano dell’esenzione.

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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