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Il quadro generale delle incriminazioni


Per quanto concerne gli aspetti fondamentali che caratterizzano l’insieme delle singole previsioni incriminatrici:
1. innanzitutto, la tutela penale risulta circoscritta solo ad alcuni settori impositivi è non li riguarda invece indistintamente; sanzioni penali, infatti, sono contemplate solo nel campo delle imposte dirette, dell’IVA, dei diritti di confine (contrabbando), delle imposte sugli oli minerali e in materia di monopoli fiscali;
2. in secondo luogo, per quanto concerne la struttura obiettiva delle fattispecie, mentre quelle poste a presidio delle imposte dirette e dell’IVA sono oggi tendenzialmente incentrate sul requisito dell’evasione di imposta, quelle riguardanti i diritti di confine e le imposte sugli oli minerali sono costruite su condotte che costituiscono la “premessa” dell’evasione o che possiedono un significato “sintomatico” della volontà di evadere;
3. sotto il profilo sanzionatorio, vi è da osservare che, mentre per i reati in materia di imposte dirette e IVA sono comminate pene esclusivamente detentive, che avevano fino a sei anni di reclusione, con esclusione del ricorso a pene pecuniari, negli altri settori della nostra materia il legislatore ha contemplato, salvo casi particolari, esclusivamente pene pecuniarie commisurate al quantum di imposta evasa (o che si intendeva evadere).

Tratto da CONCETTI SUL DIRITTO TRIBUTARIO E SULL'IVA di Stefano Civitelli
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