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La struttura del bilancio di esercizio

Il bilancio di esercizio si articola in quattro parti: lo stato patrimoniale, il conto economico, la nota integrativa, la relazione sulla gestione.
Le singole voci devono essere inserite secondo l'ordine fissato dalla legge. Le voci sono organizzate in grandi categorie omogenee (lettere maiuscole), a loro volta articolate in sottocategorie (numeri romani), in voci (numeri arabi) ed in alcuni casi anche in sottovoci (lettere minuscole). Si viene così a creare un sistema di voci chiaro, ordinato e facilmente comprensibile. Per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico deve essere indicato l'importo dell'esercizio precedente. È vietato compensare costi e ricavi che per legge devono essere iscritti distintamente.
Le società che non superano determinate dimensioni possono ricorrere alla redazione del bilancio in forma abbreviata.
Lo stato patrimoniale rappresenta la composizione quantitativa e qualitativa del patrimonio della società e la situazione finanziaria nel giorno della chiusura dell'esercizio. Deve essere redatto nella forma a colonne, iscrivendo prima le attività, poi il patrimonio netto e le passività.
Le voci dell'attivo sono aggregate in quattro categorie:
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti;
B) Immobilizzazioni:
I) immobilizzazioni immateriali (costi di impianto e di ampliamento, diritti di brevetto industriale, avviamento)
II) immobilizzazioni materiali (terreni e fabbricati, attrezzature industriali)
III) immobilizzazioni finanziarie (partecipazioni azionarie, crediti, azioni proprie)
C) Attivo circolante:
I) rimanenze (materie prime, prodotti in corso di lavorazione, prodotti finiti e merci)
II) crediti che non costituiscono immobilizzazioni (crediti tributari)
III) attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni, es. partecipazioni, azioni proprie e altri titoli di cui si prevede l'alienazione in tempi brevi
IV) disponibilità liquide (cassa e banca)
D) Ratei e risconti (attivi)

Il passivo dello stato patrimoniale si articola in cinque categorie:
A) Patrimonio netto (capitale sociale nominale, riserve)
B) Fondi per rischi e oneri
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
D) Debiti
E) Ratei e risconti passivi

In calce allo stato patrimoniale devono infine essere iscritti i conti d'ordine (la loro funzione è quella di informare sull'esistenza di rischi futuri che non incidono attualmente sul patrimonio sociale, es. garanzie prestate dalla società).

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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