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Regolarità delle scritture contabili. Efficacia probatoria

Per garantire la veridicità delle scritture contabili è imposta l'osservanza di determinate regole formali e sostanziali nella loro tenuta. Tutte le scritture contabili devono essere poi tenute secondo le norme di un'ordinata contabilità (senza spazi in bianco, senza interlinee, senza abrasioni e in modo che le parole cancellate restino leggibili). L'inosservanza di tali regole rende le scritture irregolari e quindi giuridicamente irrilevanti. L'imprenditore che non tiene regolarmente le scritture contabili non può utilizzarle come mezzo di prova a suo favore.
Le scritture contabili, siano o meno regolarmente tenute, possono sempre essere utilizzate dai terzi come mezzo processuale di prova contro l'imprenditore che le tiene (il terzo non può avvalersi solo della parte a lui favorevole).
L'imprenditore può utilizzare le proprie scritture contabili come mezzo processuale di prova contro i terzi. Sono necessarie tre condizioni (1- scritture regolarmente tenute; 2- la controparte deve essere un imprenditore obbligato alla tenuta delle scritture contabili; 3- la controversia è relativa a rapporti inerenti all'esercizio dell'impresa).

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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