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Titolo II della parte I del progetto di Trattato: diritti fondamentali e cittadinanza dell’Unione Europea


L’ART.7.1, intitolato Diritti fondamentali, integra nella Parte II del Progetto la Carta dei Diritti fondamentali del 2000, fornendole per la prima volta un valore giuridico vincolante; grazie alla sua funzione di “codice etico” degli Stati membri, infatti, questo documento normativo assegna un definitivo catalogo dei diritti fondamentali all’ordinamento comunitario, come ripetutamente richiesto in trenta anni di storia dell’integrazione europea.
Parallelamente, la Convenzione ha ipotizzato l’adesione dell’UE alla Convenzione europea di salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, adottata in seno al Consiglio d’Europa, nel tentativo di includere nel diritto comunitario, quali principi generali, tutti quei diritti ivi garantiti, ma anche comuni alle tradizioni costituzionali degli Stati membri.
Pur rielaborando le norme del Trattato della Comunità europea (TCE) relative alla cittadinanza dell’Unione, l’ART.8 non vi apporta alcuna innovazione quanto alla sua definizione e ai diritti che ne derivano, fatta eccezione per la facoltà concessa agli Stati membri di recedere dall’UE, sciogliendo così un vincolo precedentemente indissolubile.
Indipendentemente dall’approvazione di questo Progetto, la questione dell’attribuzione della cittadinanza europea pone oggi delle complesse problematiche, poiché la sua acquisizione è soggetta a requisiti che variano a seconda dell’ordinamento interno di ciascun Stato membro.

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