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Le prove docimasiche

Le prove docimasiche


- docimasia placentare e del cordone ombelicale, consiste in definitiva dello studio della placenta, del cordone ombelicale (della vena e delle due arterie ombelicali) e del circolo fetale.
Tale studio consente di apprezzare la maturità del feto in ordine al normale espletamento della funzione respiratoria: l’inversione del circolo delle resistenze del circolo polmonare e sistemico sono eventi tipici della nascita; ne segue che lo studio della placenta, del circolo feto-placentare e del circolo polmonare può assumere importanza fondamentale ai fini del giudizio sulla nascita e sulla avvenuta respirazione;

- docimasia gastro-intestinale, con la respirazione, il feto deglutisce anche aria: perciò nello stomaco del neonato che ha respirato si trova aria in quantità diversa a seconda della durata della vita del bambino (se l’aria è presente solo nello stomaco la durata della vita è di circa 1 ora; se l’aria è presente anche nell’intestino la vita è durata dalle 12 alle 15 ore; se l’aria è presente in tutto il tubo gastro-intestinale la durata della vita è stata maggiore di 24 ore).
Cause di errore: presenza di gas putrefattivi nel sistema digestivo;

- docimasia alimentare, si tratta della ricerca dei residui alimentari della digestione nel canale gastro-intestinale, residui che se presenti confermeranno la vita autonoma del prodotto del concepimento;
 docimasia auricolare, nel polmone che non ha respirato l’orecchio medio contiene una massa gelatinosa costituita da un residuo di tessuto mucoso fetale o di liquido amniotico, sostanze che vengono eliminate con gli atti respiratori e sostituite con l’aria;

- docimasia renale, consiste nella ricerca di cristalli di acido urico nei tubuli renali, che compaiono nei primi giorni della vita extra-uterina: essi indirettamente confermano che il prodotto del concepimento è nato vivo e ha continuato a vivere per un certo tempo (alcuni giorni dopo la nascita);
 docimasia batterica, consiste nella ricerca dei bacilli coliformi nel contenuto intestinale: la loro presenza conferma la vita autonoma del prodotto del concepimento.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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