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Partecipazione dei cittadini e tutela dei diritti della persona nel Servizio Sanitario Nazionale


Il d.lgs. 502/92 chiarisce espressamente che fra le più importanti finalità che il legislatore intende perseguire con la legge di riordino sono la personalizzazione e la umanizzazione dell’assistenza, la salvaguardia del diritto all’informazione, del diritto alla libera scelta del medico e del luogo di cura, e soprattutto la tutela del diritto dei cittadini a partecipare direttamente al governo della salute pubblica.
I cittadini e le loro organizzazioni, anche sindacali, nonché gli organismi di volontariato e di tutela dei diritti, “dovranno” essere sentiti anche nelle fasi di elaborazione dei programmi oltre che di verifica dei risultati conseguiti.
Al fine di garantire la tutela del cittadino avverso gli atti o comportamenti con i quali si nega o si limita la fruibilità delle prestazioni di assistenza sanitaria, sono ammesse osservazioni, opposizioni, denunce o reclami in via amministrativa, redatti in carta semplice, da presentarsi al Direttore generale della ASL o dell’Azienda ospedaliera entro 15 giorni.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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