Skip to content

Tossicologia forense


Per quanto concerne la loro natura chimica i veleni possono danneggiare ogni bersaglio (reni, fegato, ematopoietici) o avere effetti generali: possono distinguersi in droghe, farmaci, erbicidi, solventi o additivi alimentari.
In relazione ai loro effetti cellulari possono essere carcinogenici o mutagenici; relativamente al loro stato fisico possono essere gassosi, liquidi o solidi.
La classificazione delle sostanze tossiche si avvale di diversi criteri: in tossicologia forense si basa sulle caratteristiche chimico-fisiche dei veleni; si individuano pertanto:
a. tossici organici gassosi,
b. tossici organici non volatili,
c. tossici inorganici.
L’effetto tossico è generalmente determinato da numerosi fattori.
Un indice di tossicità è costituito dalla DL50 che esprime la dose letale nel 50% degli animali trattati con un determinato tossico.
Un ruolo significativo è giocato dalla via di introduzione che può essere enterale, parentale, percutanea e inalatoria (l’effetto tossico si instaura più rapidamente se la sostanza è introdotta per via endovenosa o inalatoria; più lentamente se è introdotta per via sottocutanea o intradermica).
In alcuni casi il consumo frequente di un veleno in piccole dosi ne diminuisce l’effetto (tolleranza); in altri casi la somministrazione di dosi non tossiche può provocare una reazione causata da sensibilizzazione determinata da particolari caratteristiche della persona (allergia o ipersensibilità).
Tra gli aspetti di maggiore interesse vanno certamente prese in considerazione le interazioni delle diverse sostanze tossiche: è accertato che alcuni tossici possono esercitare un sinergismo positivo o negativo verso gli effetti degli altri (positivo: alcol e sedativi; negativo antidoti o antagonisti chimici e veleno).
Il metabolismo costituisce in genere il principale processo di detossificazione  basandosi sulla trasformazione e sull’eliminazione dei tossici dall’organismo.
Eccezionalmente il metabolismo può costituire di per sé un’esaltazione della tossicità, come ad esempio nel caso dell’alcol metilico, dove la trasformazione dei rispettivi metaboliti comporta la produzione di sostanze più tossiche di quelle di partenza.

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.