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Fuga delle PA dal diritto amministrativo

Da una parte molte amministrazioni tendono ad uscire dal perimetro della pubblica amministrazione per evitare l’applicazione del diritto amministrativo (es. una pubblica amministrazione deve garantire un servizio a tutti anche se dovesse essere svantaggiosa economicamente); dall’altra, le norme inseguono le amministrazioni fuggitive per imporre loro il rispetto delle regole del diritto amministrativo. Le ragioni che spingono verso il diritto privato sono di sottrarre determinate attività dal regime richiesto per le attività amministrative. Il confine pubblico/ privato è molto breve nel tempo (es. Italo).
In alcuni ambiti, come sanità e scuola ci sono enti privati, pubblici e ibridi.


Ci sono due criteri per definire il perimetro della pubblica amministrazione:
1) Quello utilizzato dal testo unico (sono una serie di leggi riguardante una certa materia) delle disposizioni in materia di pubblico impiego, che comprendono tutte le amministrazioni dello Stato comprese gli Istituti universitari, le scuole di ogni ordine e grado, le regioni, province, comuni, industria, artigianato, agricoltura ecc…;
2) Ai fini contabili, le leggi nazionali utilizzano i criteri dell’Istituto italiano di Statistica (Istat) per elaborare le statistiche relative alle pubbliche amministrazioni.
A livello europeo si considerano pubbliche amministrazione (e vengono chiamate organismi di diritto) i soggetti che hanno fine pubblico e usano fondi pubblici indipendentemente dal loro ambito lavorativo. Il diritto europeo tende a limitare il concetto di pubblica amministrazione.

Tratto da APPUNTI DIRITTO AMMINISTRATIVO di Davide Monteverde
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