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Il provvedimento amministrativo: esternazione, motivazione, effetti, esecuzione ed invalidità

Prima di tutto bisogna stabilire se tale provvedimento è un efficace esercizio del potere amministrazione.
Certe volte può succedere che un provvedimento non è riconosciuto, magari a causa di una mancanza di un requisito essenziale.
In altri casi invece, il provvedimento esiste ma non è valido in quanto è difforme dalla previsione normativa.
I provvedimenti possono anche avere contenuto negativo, usati magari per la negazione di un'autorizzazione; anche loro ovviamente sono soggetti allo stesso regime giuridico e processuale del provvedimento positivo.

L’esternazione
Il procedimento deve anche rendere manifesto il motivo per il quale esso viene applicato, infatti non basta la semplice volontà di emanarlo; esso deve essere esternato. Di solito lo si esterna attraverso la forma più comune, ovvero quella scritta.

La motivazione
Una parte necessaria del provvedimento è la motivazione. Secondo la legge, essa deve indicare "i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche" del provvedimento. Ovviamente, la legge non si preoccupa solo che la motivazione esista, ma che corrisponda a quanto emerso nel procedimento e che quindi la decisione nel provvedimento sia la corretta conclusione del procedimento stesso, ovvero ci si preoccupa che i motivi del provvedimento siano non solo espressi, ma anche fondati. Il provvedimento deve essere anche comunicato agli interessati, nel caso in cui non venga comunicato sarà presenta una sanzione da parte dell'ordinamento.

Effetti
Gli effetti giuridici dei provvedimenti consistono nella costituzione, modifica o estinzione di situazioni giuridiche soggettive.
Come ogni esercizio di potere, il provvedimento modifica la realtà giuridica imponendo obblighi e attribuendo o trasferendo diritti.
Gli effetti sono limitati nello spazio e nel tempo:
1) Spazio: L'efficacia di molti provvedimenti ha come limite naturale i confini dello Stato. A volte il limite è dato dai confini della Unione Europea.
2) Tempo: Per quanto riguarda il tempo, il suo inizio comincia con l'emanazione del provvedimento, la cessazione degli effetti si pone solamente per gli atti duraturi, come quelli normativi, urbanistici, e non per quelli con effetti istantanei.
 
Esecuzione del provvedimento
L'esecuzione è richiesta unicamente ai provvedimento da cui sorgono obblighi, come quello di espulsione o di adempimento delle obbligazioni tributarie. Tale esecuzione pul competere all'amministrazione o ad altri, e può consistere nel compimento di una sola attività materiale o anche di atti giuridici.

Cause di invalidità
Il provvedimento amministrazione, come ogni atto, manifesta un esercizio di potere, per questo anch'esso è soggetto ad un controllo per quanto ne concerne la sua validità. L'invalidità di tale provvedimento può derivare da una violazione di norme giuridiche quindi coincidendo con l'illegittimità. Questa invalidità può essere suddivisa in 3 vizi: Incompetenza, violazione della legge, eccesso di potere. Questi tre vizi vanno contro il raggiungimento dell'interesse pubblico.

Tratto da APPUNTI DIRITTO AMMINISTRATIVO di Davide Monteverde
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