Guenon e la religione

Guenon riconosce una tradizione primordiale anteriore alle singole tradizione religiose; le tradizioni si equivalgono tutte a livello esoterico; concezione ciclica del tempo; coscienza di essere nella fase terminale di un ciclo cosmico. In tale prospettiva non ha senso parlare di conversione di Guenon, perchè le motivazioni sono esoteriche. Eppure parlò della necessità di aderire a una forma tradizionale essoterica per disporre di una base adatta al lavoro spirituale da compiere (convenance spirituelle). Nel periodo cattolico scrisse di sacro cuore e simbolismo del cuore. E' difficile definire cosa fu tale periodo cristiano. Sposò una cattolica. Si dice fosse devoto al SS Sacramento. Nel 29 in uno scritto parla anche della necessità della dissimulazione se motivata dall'esoterismo. Acquisita coscienza dell'unità sotto la diversità delle forme esteriori, passare da una forma all'altra non è ipocrisia. Le diverse forme servono ai diversi tipi. Indizi ci dicono che fu legato al sufismo anche negli anni 20. Nel 24 in "orient et occident" si collega ai pericoli connessi con un richiamo prevalente a dottrine islamiche..la prossimità con il cristianesimo potrebbe risvegliare certe suscettibilità. Per questo ci si riferisce di meno. L'Occidente a suo tempo coincideva con l'Europa. Siccome Guenon operò prevalentemente in Occidente e criticò l'occidente, il suo interlocutore primo fu il Cattolicesimo, neo tomista, antimassonico e antimodernista. Fu interessato al manifesto di "Regnabit" del 26 nel quale si definiva il Regno sociale di Cristo Re di "organo di conquista". Ma all'esicasmo si interesserà solo in seguito. Guenon dal cattolicesimo all'esoterismo islamico. Rapporti con Schuon. Da quando nel 1930 si stabilisce in Egitto, G interrompe rapporti diretti con cristianesimo e Occidente. Li manterrà solo tramite gli intellettuali che aveva lasciato in Europa. Collabora con la rivista "il velo d'iside" divenuta dal 36 "studi tradizionali", pubblicando libri, incontrando gente al Cairo.