Incontro tra Schuon e Guenon

Dopoguerra: i rapporti Schuon - Guenon si incrinano. Se S gli aveva trasmesso il metodo di Al-Alawi, Guenon aveva la funzione di preparare all'iniziazione. Dal 47 però mentre Guenon continua sulla linea degli ammaestramenti sapienziali, Schuon vuole anche occuparsi della parte che prima spettava a Guenon, indottrinare. Introdusse esercizi tipo meditazione sul tao e sulla Santa Vergine. Il gruppo perde carattere islamico e diviene universalistico. Guenon gli risponde all'inizio con un articolo "necessità dell'esoterismo tradizionale", dove esclude la possibilità di sperimentare un esoterismo non collegato alla corrispondente forma tradizionale esoterica. Il vero esoterismo è legato al corrispondente exoterismo a costituire un forma tradizionale, che ha un aspetto interiore (esoterismo) e uno esteriore (exoterismo). Mentre Schuon sembra proporre una commistione di forme exoteriche da assumere a base per un esoterismo, che alla fine diviene un sincretismo. Infine dirà che la differenza tra exo ed eso è di natura e non di grado, e che esoterismo è diverso da religione e non la sua parte interiore. Le condizioni per una rottura tra i 2 si ebbero quando Schuon pubblicò un articolo, "misteri Cristici", nel quale diceva che i sacramenti (battesimo e cresima in particolare) cristiani  avrebbero conservato un valore iniziatico, costituendo l'iniziazione a piccoli e grandi misteri. Quindi tutti i cristiani sarebbero iniziati, ma non disponendo di insegnamento e maestri non ne sarebbero consapevoli. Quindi S diviene paladino di una visione universalista, che poi verrà chiamata perennialista. Guenon risponde sempre nell'annata 49 di "studi tradizionali". Anzitutto dice che molto del cristianesimo originario ci è oscuro. Forse perchè dall'inizio il cristianesimo era un' organizzazione strettamente esoterica, anche gli islamici dicono che fosse una tariqa (via iniziatica) e non una sharìa (legislazione di ordine sociale).