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La crisi dei modelli urbani del XX sec.


Prima parte: Città, comunicazioni e globalizzazione (Di Blasi)

Città e sistemi urbani sono due realtà entrate profondamente in crisi e la globalizzazione ha avuto un ruolo determinante in questo processo. Due sono i fatti decisivi che hanno portato all'accelerazione del processo globale:

- Il basso costo della forza lavoro in alcune parti del mondo, configurabile come una forma di neo schiavitù.
- La rivoluzione informatica, telematica ed elettronica, che ha contribuito fortemente alla decadenza e poi alla scomparsa della città fordista prima e di quella keynesiana poi.

1. SCISSIONE TRA CITTÀ FISICA E CITTÀ DELLE DECISIONI. Questa rivoluzione tecnologica nel campo delle comunicazioni immateriali è stata la causa della crisi dei modelli urbani del XX secolo ma è stata anche l'affermazione delle nuove reti di trasmissione, dell'informatica, nell'ultimo quarantennio a imporre alle città, non solo quelle globali ma anche quelle di rango inferiore, un radicale mutamento di corso. Avviene ora la cosiddetta smaterializzazione della città, l'incrinamento del rapporto indicale tra la pianta e le funzioni, tra la forma e le logiche territoriali, come quelle fordiste e keynesiane.
Tra città fisica e città delle decisioni c'è adesso uno iato incolmabile, uno iato fortemente avvertito soprattutto nelle città globali, dove il quaternario informatizzato ha imposto una nuova ed inedita rimodulazione delle aree urbane destinate ad ospitare le funzioni del quaternario stesso. Persino le residenze abitative sono mutate, tendenti ora a diventare un microcosmo dove lavoro e ambito domestico coincidono o convivono.

Tratto da GEOGRAFIA DELLE CITTÀ GLOBALI di Gherardo Fabretti
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