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La configurazione del territorio regionale - Sicilia -


Un nuovo assetto economico - funzionale
 L'interazione trasporti – territorio solleva alcune questioni di seguito elencate.
- Relazioni fisico – geografiche. Attengono al contesto interessato dall'infrastruttura e il territorio.
- Relazioni sociali. Attengono la componente socio – economica e il sistema produttivo. 3. Relazioni programmatiche. Si rifanno al quadro di riferimento normativo, alle politiche e ai progetti in corso. 
Il disegno delle infrastrutture risente spesso di una visione settoriale di costruzione del territorio, che è spesso responsabile della frammentazione dello spazio rispetto ai suoi contesti insediativi, creando limiti e differenze tra territori saturi, in espansione e vuoti. Ne deriva una ripartizione collegata a precise morfotipologie così individuate:
- Aree metropolitane. → comprendono PA, CT e ME e rappresentano il sistema dei maggiori pesi demografici dell'isola e determinano la contiguità del rapporto tra capitali storiche e territorio. Sono i centri propulsori.
- Facciate costiere. → include parte delle aree metropolitane di CT, PA e ME, il relativo sistema di porti e porticcioli, i centri di snodo, i comuni costieri e pianeggianti a ridosso dei comuni costieri. Alcuni esempi: facciata Messina – Milazzo; Palermo – Trapani – Termini Imerese; Catania – Augusta – Siracusa.
- Poli di competitività. → possono essere individuati secondo criteri che trattino specializzazioni connotanti, presenza di cluster agroalimentari, aree logisticamente integrate per il trasferimento di prodotti e merci. Polo della pesca di Trapani – Mazara; Polo agroalimentare di Vittoria – Pozzallo.
Sempre all'interno dei poli di competitività vi sono i distretti produttivi, creati con la legge regionale n°17 del 28 dicembre 2004, che per essere tali devono avere almeno 50 PMI e 150 dipendenti complessivi.
- Territori vuoti e spazi rurali. → gli spazi rurali sono spazi caratterizzati dalla permanenza di fattori identitari in misura molto forte. Devono essere oggetto di specifiche politiche che rispettino i valori identitari ma che consentano comunque di superare la tendenza alla frammentazione.
Per i territori vuoti è necessario invece leggere i tratti distintivi e la domanda di infrastrutturazione di piccole reti nei centri minori o di aree naturalistiche.
- Territori snodo. → sono territori identificati per valenze specifiche di integrazione e veicolazione. Ad esempio lo snodo facciata costiera occidentale TP – PA, quella Milazzo – Messina e quella SR – Augusta – CT – Comprensorio Ragusano, area dello Stretto di ME.
Per valutare le dinamiche economico funzionali a scala territoriale è utile considerare i Sistemi Locali del Lavoro (SSL) che in Sicilia sono 77: Taormina è prima con 25 comuni, segue CT con 19, PA con 17 e Milazzo con 15. Da appuntare che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporto, Dipartimento Coordinamento e Sviluppo Territoriale (DICOTER) ha proposto per il 2013 una immagine del territorio italiano fortemente influenzata dalle politiche comunitarie e costituita da piattaforme produttive, fasci infrastrutturali e territori urbani di snodo. La Sicilia sembra giocare un ruolo importante in tutte e tre gli ambiti.
-  PP → Area reggina e sistema urbano ME – RC. / PP Sicilia sud – orientale. / PP Sicilia occidentale.
- FI → Territori urbani di snodo di CT (gateway city del Mediterraneo) e PA (capitale culturale del Mediterraneo).
- TUS → Fascio infrastrutturale Gioia Tauro – CT – Augusta.

Tratto da GEOGRAFIA di Gherardo Fabretti
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