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De Chirico


L’arte è pura metafisica, non ha funzione. Colloca forme senza sostanza vitale in uno spazio vuoto e in un tempo immobile. Raffigurando le cose della realtà l’artista manifesta la propria volontà di non mettersi in relazione con esse, di allontanarle da se come estranee.
Le muse inquietanti: dimensione metafisica aspaziale e atemporale --> apre la via al surrealismo, sposta la collocazione psicologica dell’arte dalla coscienza all’inconscio. Le forme geometriche sono simboli spaziali; la prospettiva è il sistema con cui si coordinano figure ed oggetti in uno spazio unitario. I simboli si materializzano, lo spazio si confonde con le cose ed è pura figura prospettica, profondità senza capienza. I colori sono caldi e solidificati negli oggetti, la luce è intensa ed immobile. Svuota di significato le figure solenni delle architetture e delle figure --> negazione di ogni significato, speculazione sulla nullità dell’essere --> non può avere alcuna funzione.
Brancusi: tema centrale dell’uccello, forma creata per l’aria. Unità formale assoluta che identifica forma e significato e forma e spazio. si propone di definire una forma unica capace di risolvere nella propria assolutezza tutte le possibili relazioni e situazioni spaziali. Forma una e invariabile che implica tutte le variazioni possibile. L’elemento variabile dello spazio è la luce. Ogni particolare descrittivo è eliminato. Si propone di rinnovare la struttura della forma plastica liberandola dal limite dell’oggettualità.

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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