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Morandi


Identità di pittura e coscienza, spazio concreto. Colore inerte ed opaco. Costruisce a partire dall’oggetto. Lo spazio è la realtà come viene posta ed esperita dalla coscienza, e la coscienza non è totale se non comprende ed unifica l’oggetto e il soggetto dell’esperienza --> postulato di Cezanne. Morandi realizza figurativamente lo spazio partendo dal concetto di spazio : solo quando il concetto scompare risolvendosi negli oggetti si può dire che nel quadro c’è lo spazio. la cultura figurativa italiana parte dalla concezione unitaria del reale per dedurne la conoscenza delle cose particolari. Parte da uno spazio teorico ed arriva a uno spazio concreto. Vuole verificare la possibilità dell’esistenza, la pittura è evasione nella metafisica. Distrugge la prospettiva fondata sulla geometria euclidea, dimostra la sopravvivenza dello spazio oltre la prospettiva. La forma è il risultato a cui si deve giungere, quindi il processo non può partire da una forma data. La linea non è il limite ma il confine. Gli oggeti sono sempre gli stessi, ma crescono qualitativamente. Individua nel mutare dei valori le ragioni di una mutazione nella continuità.
Martini: alla ricerca metodica ha preferito la brillante invenzione e improvvisazione plastica vivace.
Marini: Alla ricerca della genesi storica, aborra il monumentale.
Il novecento è un fenomeno diffuso di mediocrità culturale e di opportunismo politico --> indizi di disagio.

Tratto da L'ARTE MODERNA di Silvia Lozza
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