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Il Viaggio in Italia di Wolfgang Goethe

Un'esigenza di solitudine e straniamento (e anche legata al lavoro letterario) motiva il viaggio in Italia di Wolfgang Goethe. L'Italia era già stata evocata in Gli anni di noviziato di Wilhelm Meister (1796), interrotto poco prima della partenza; nel canto di Mignon, fanciulla legata al protagonista: "Il paese dove i limoni sono in fiore, sul cupo delle foglie splendono le arance d'oro".

Quello che nelle pagine del romanzo è un invito al viaggio, trova verifica nel percorso reale del viaggiatore: i luoghi e i paesi visitati sembrano realizzare l'immagine evocata dalla ballata di Mignon. CosÏ il viaggio si configura allo stesso tempo come scoperta e riconoscimento; e la sensazione del viaggiatore è di vedere "in un mondo nuovo cose che mi sono note".

In Viaggio in Italia, l'esperienza viva del viaggio diventa commento al testo letterario, il misterioso straniero del testo è la sua situazione reale. E i disagi del viaggio contano poco, se la distanza dalla patria è condizione di esaltazione poetica, che trasforma il viaggio in una riserva di felicità.

Tratto da LETTERATURA E VIAGGIO di Domenico Valenza
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