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Classicità nel cinema di Visconti



Nonostante la relativa modernità (almeno da Ossessione a Rocco) del cinema viscontiano, il regista si mantiene sempre a uno standard che è del tutto compatibile con il cinema classico. La sua macchina da presa ha una dinamica estremamente mobile e sovente molto complessa, senza per altro mai sfociare nel virtuosismo o nello sperimentalismo formal/narrativo.
Anche in un film di grande eleganza linguistica come Senso la sostanza espressiva del filmico si mantiene decisamente all’interno di un alfabeto formale e di un codice narratologico classici sia nel senso del cinema classico che nel senso di quella forma del narrare precinematografico che è il melodramma. In questa luce Visconti è, forse con De Sica, il meno moderno, essendo appunto, al tempo stesso, forse il più classico fra i registi emersi nelle stagioni della modernità neorealista. 

Tratto da LUCHINO VISCONTI di Marco Vincenzo Valerio
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