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Uso del computer accademico e da scrittore



Ci sono 2 modi di operare con il computer e usare le sue applicazioni. Un uso scientifico-accademico ed uno di scrittori. Si afferma lentamente in campo accademico l’informatica umanistica, che nasce con le analisi linguistiche effettuate con i primi calcolatori negli anni 50. Suo punto di forza è la corretta digitalizzazione delle risorse testuali. Dall’altro vediamo che il computer viene usato come strumento di elaborazione e trattamento del documento scritto. La 1° fase è legata alla ricerca, la seconda alla produzione. Molti sono i prodotti sul mercato. Questi cambiano le abitudini degli scrittori e introducono problemi nuovi. Quanto le nuove tecnologie sono feconde per la conoscenza? Da leopardi fino a borges, la letteratura è citazione. L’inventio latina è scoperta di qualcosa che già esiste, ma va ritrovato con metodo. Sul computer si ha l’impressione che le idee altrui entrino più facilmente nelle nostre. Pozzoli introduce problematiche del genere, come il concetto di opera e autore nell’ambiente digitale. La vera novità è solo, però, la digitalizzazione della parola, al di là dei software. Questa digitalizzazione inizia quando l’atto di produzione migra dal supporto cartaceo a quello elettronico.

Tratto da SCRITTURA NELL'ERA DIGITALE di Dario Gemini
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