Definizione di "vitale" nell'ultimo Croce
                                    
Nella sua ultima fase Croce mette al centro della sua speculazione non più l’utile, ma il vitale. Non è più l’utile a spingere lo spirito universale ad agire, ma il vitale. Esso non è da considerarsi come un principio primo, quasi ontologico, che guida dall’esterno l’attività dello spirito, ma anch’esso è una forma dello spirito ed è quindi espressione della razionalità. Il vitale è quell’elemento dialettico che si trova e si esprime come forma dello spirito paradossalmente proprio in quei periodi di barbarie; esso è in grado di far uscire le altre forme dello spirito dalla loro immobilità, spingendole a lottare e ad affermarsi. Questa forza terribile concepita come forma di negatività e irrequietezza che non si soddisfa mai, può secondo Croce addirittura portare alla scomparsa di alcune civiltà all’interno delle quali questo vitale è insidiato (tesi sostenuta in La fine della civiltà).
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Dettagli appunto:
- Autore: Carlo Cilia
 - Università: Università degli Studi di Catania
 - Facoltà: Lettere e Filosofia
 - Esame: Storia della filosofia contemporanea
 
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