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Il sistema nervoso

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Il sistema nervoso nasce da un gruppo di cellule che formano la placca neurale (23 giorni di gestazione); poi i margini della placca iniziano a sollevarsi e si forma la doccia neurale; questa tende a chiudersi e si forma il tubo neurale. Può succedere che, per motivi vari, questo sistema di chiusura si blocca: se la chiusura non avviene nella parte caudale (neuro polo inferiore) il bambino può avere la spina bifida e questo comporta piccole anomalie o cose gravi, dipende da quanto non si chiude e quando (se la chiusura si blocca quando le strutture nervose non si sono ancora ben formate è molto grave). La spina bifida è la mancata chiusura dei processi spinosi a livello del midollo spinale. Se non si chiude bene la parte dell'encefalo, il bambino nasce solo col tronco encefalico e mancano tutte le fondamentali strutture poste sopra, non ha corteccia cerebrale, non ha emisferi cerebrali (il bambino è "anencefalo").

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Quando si arriva alla porzione craniale del tubo neurale, esso comincia a dilatarsi e forme tre vescicole (primarie) che poi danno origine a tutto l'encefalo:
1. La più caudale, cioè quella a diretto contatto con il midollo spinale è detta vescicola romboencefalica
2. Successivamente c'è la vescicola mesencefalica
3. La terza è la vescicola proencefalica, che darà origine a quasi tutto l'encefalo, ovvero al cervello: il cervello è quella porzione dell'encefalo che deriva dalla vescicola proencefalica.

Poi queste vescicole diventano 5 (secondarie):
• La vescicola romboencefalica dà origine a due vescicole secondarie: la più caudale si chiama vescicola mielencefalica (la sua superficie ventrale dà origine al bulbo, mentre dorsalmente va in atrofia, zona detta "velo midollare posteriore"), la più rostrale si chiama vescicola metencefalica (ventralmente dà origine al ponte, dorsalmente al cervelletto).
• La vescicola mesencefalica non si suddivide; dà il mesencefalo. Con queste due vescicole (romboencefalica e mesencefalica) abbiamo compreso tutto quello che non è cervello, infatti il "cervello" è solo il proencefalo (telencefalo + diencefalo).
• La vescicola proencefalica si suddivide in due vescicole secondarie: la più caudale si chiama vescicola diencefalica, quella successiva si chiama vescicola telencefalica. Entrambe danno luogo al cervello, formato dal diencefalo e dal telencefalo. Il diencefalo è la porzione che sta subito rostralmente, cranialmente al mesencefalo e che si identifica con il talamo, gran parte del diencefalo è rappresentato dal talamo; sotto il talamo c'è l'ipotalamo, mentre sopra il talamo c'è l'epitalamo, in cui p.e. c'è epifisi (ghiandola che produce la melatonina). Attaccati al talamo, lateralmente e posteriormente, ci sono due rilievi, uno destinato all'udito l'altro alla vista, si parla complessivamente di metatalamo (oltre il talamo), le sporgenze individuali si chiamano "corpi genicolati" laterali (ottici) e mediani (acustici). C'è poi un'ultima parte del diencefalo, che è molto importante in quanto è il punto di unione tra mesencefalo e diencefalo, è la prosecuzione del tronco dell'encefalo nel cervello, sta sotto al talamo e indietro rispetto all'ipotalamo, è una zona più arretrata: subtalamo. Infine, c'è il telencefalo (vescicola telencefalica), che si porta in avanti, poi torna indietro, poi in basso e di nuovo in avanti, formando gli emisferi cerebrali, il telencefalo copre tutta l'altra parte dell'encefalo.

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Al termine dello sviluppo rimangono comunque delle cavità interne nel sistema nervoso, residuo del tubo neurale; all'interno di queste cavità è prodotto il liquido cefalo-rachidiano (o cefalo- spinale), poi esce da queste cavità e va a circondare il SNC, in contatto con le meningi.

La corteccia cerebrale nello sviluppo si ripiega dando circonvoluzioni e solchi: aumenta la superficie pur rimanendo in un lume ristretto.
C'è una parte di corteccia che non si accresce e poi viene sovrastata dal resto della corteccia: è la corteccia dell'insula (la vedremmo se aprissimo la corteccia a livello della scissura laterale).
All'età di 2-3 anni la capacità di creare nuovi network neurali è enorme, poi man mano che si cresce diminuisce di potenza.
Come si colma questa mancanza?
Con l'esperienza, con la memoria. Potenziamento a lungo termine o depressione a lungo termine. Il primo vuol dire, instaurando un colloquio neuronale tra due cellule, avere la possibilità da parte della cellula che riceve lo stimolo di rievocarlo successivamente anche se lo stimolo che riceverà sarà minore.

Tratto da ANATOMIA di Andrea Panepinto
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