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Paratiroidi


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Sulla faccia posteriore della tiroide si trovano le ghiandole paratiroidi: sono molto piccole ma molto importanti, producono il paratormone, che è un ormone ipercalcemizzante (capace di immobilizzare il calcio dalle ossa e portarlo nel sangue)

Le paratiroidi sono quattro ghiandole dalla forma e dalla dimensione di "lenticchie", appoggiate alla faccia posteriore dei lobi della tiroide, al di fuori della capsula, distinte in due superiori e due inferiori. Talora sono immerse nel parenchima della ghiandola tiroide, ma risultano sempre delimitate da esso tramite il connettivo capsulare. Esiste una certa variabilità riguardo a numero, posizione e dimensione delle paratiroidi.

Il parenchima paratiroideo è formato da cordoni cellulari in cui si distinguono due tipi di elementi: le cellule principali e le cellule ossifile.

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Le cellule principali sono più numerose, piccole, rotondeggianti, con un citoplasma che può avere un aspetto chiaro, pallido o scuro, a seconda del loro stato funzionale. Infatti, una cellula in secrezione attiva avrà un ricco apparato del Golgi, numerose vescicole e piccoli granuli che rendono il citoplasma più scuro, rispetto ad una cellula inattiva che avrà, oltre a dimensioni maggiori, un citoplasma chiaro. Le cellule principali secernono paratormone, un ormone ipercalcemizzante con funzioni antagoniste rispetto alla calcitonina secreta dalle cellule parafollicolari della tiroide (vedi sopra). Anche le cellule principali delle paratiroidi vengono comprese nel sistema APUD.

Le cellule ossifile compaiono intorno ai 5-6 anni e aumentano alla pubertà. Si raggruppano in ammassi circoscritti e vengono considerate uno stadio funzionale delle cellule principali; si distinguono forme tipiche, forme di transizione e forme in degenerazione.

Regolazione della secrezione di PTH:
è regolata principalmente dai livelli circolanti di calcio. Quando la calcemia scende al di sotto del limite inferiore della norma, i livelli di PTH aumentano rapidamente in maniera molto rilevante. Il calcio si lega ad un sensore del calcio (recettore accoppiato ad una proteina-G) la cui stimolazione inibisce la secrezione di PTH. Al contrario, nell'ipocalcemia il sensore del calcio non è attivato e la secrezione di PTH non è inibita. Altri elettroliti, quali il fosforo e il magnesio, partecipano alla regolazione della secrezione del PTH. L'ipofosforemia riduce e l'iperfosforemia aumenta la secrezione di PTH. La lieve carenza di magnesio può stimolare la secrezione di PTH mentre l'ipomagnesia grave e prolungata ha un effetto di inibizione.

Tratto da ANATOMIA di Andrea Panepinto
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