Skip to content

Trachea e bronchi principali


La trachea fa seguito alla laringe e a livello della quarta vertebra toracica si biforca nei due bronchi principali che si portano al rispettivo polmone. La trachea è un canale dal lume sempre beante per la presenta di uno scheletro formato da 15-20 anelli cartilaginei, incompleti posteriormente, disposti in regolare successione e connessi tra loro da legamenti anulari di natura connettivale. La sua parete posteriore, priva di scheletro cartilagineo (parete membranacea), è appiattita e prende rapporto con l'esofago, permettendo la distensione della parete esofagea durante la deglutizione del bolo alimentare.

I bronchi principali sono i canali aeriferi, destro e sinistro, che originano dalla biforcazione della trachea e, con direzione verso il basso e lateralmente, si portano all'ilo del rispettivo polmone. Essendo l'ilo del polmone sinistro più lontano di quello del polmone destro rispetto al piano sagittale mediano, il bronco destro è più corto del sinistro; è anche di calibro maggiore, per garantire al polmone destro, che è più voluminoso, una ventilazione adeguata. I bronchi, come la trachea, hanno un lume beante per la presenza di uno scheletro ad anelli cartilaginei incompleti posteriormente. Il bronco dx ha 4-6 anelli, il sx 9-12.

Gli anelli sono formati da cartilagine ialina che con l'età può andare incontro a processi di calcificazione e ossificazione.

Responsive image

ANATOMIA MICROSCOPICA DI TRACHEA E BRONCHI

La trachea e i due bronchi primari hanno la stessa struttura; il loro scheletro è formato in avanti e sui lati da 16-20 cartilagini ialine che hanno forma di C aperta dorsalmente, dove la parete è quindi membranosa. Le cartilagini tracheali sono contenute in una tonaca fibrosa che posteriormente, dove l'anello cartilagineo è incompleto, presenta una componente muscolare (muscolo tracheale). Le cartilagini sono separate da lamine fibro-elastiche, dette legamenti anulari. La parete della trachea presenta, dall’interno verso l’esterno, una tonaca mucosa, una tonaca sottomucosa e una tonaca fibrosa.

Trachea - La tonaca mucosa è costituita da epitelio di rivestimento e da una tonaca propria. L'epitelio di rivestimento è cilindrico pseudostratificato ciliato (le cilia vibratili creano un movi-mento che genera una corrente di muco diretta verso l'esterno). Tra le cellule ciliate sono presenti cellule mucipare caliciformi (presenti maggiormente nella trachea), cellule argentaffini (simili a tutti gli altri elementi del sistema APUD), cellule con orletto a spazzola (cioè dotate di microvilli e che potrebbero essere chemocettori) ed infine cellule basali. La lamina propria è formata da con- nettivo elastico, specie nella parte membranosa; presenta i condotti escretori delle ghiandole tracheali (vedi tonaca sottomucosa) e noduli linfatici.
La tonaca sottomucosa presenta le ghiandole tracheali, elementi tubulo-acinosi composti a secrezione sierosa, mucosa e mista. Nella parte membranosa sono presenti fascetti muscolari lisci a decorso trasversale (muscolo tracheale) che si inseriscono sulla faccia interna degli anelli tracheali o sui legamenti anulari interposti fra le cartilagini; dietro questi fascetti ne sono presenti altri, a de- corso longitudinale, che vanno dalla trachea all'esofago (muscolo tracheoesofageo).
La tonaca fibrosa, formata da connettivo denso ricco di fibre elastiche, circonda le cartilagini tracheali e, nell'intervallo tra questi, costituisce i legamenti anulari.

Bronchi - Prima che penetri nel polmone, ciascun bronco presenta la stessa struttura della trachea. Appena il bronco si approfonda nel polmone, gli anelli cartilaginei vengono sostituiti da placche cartilaginee, di forma irregolare, che lo circondano completamente. La cartilagine è di tipo ialino nelle placche più grandi e di tipo elastico nelle placche minori. La cartilagine scompare dalla parete del bronchiolo quando il diametro è di circa 1 mm. Quindi, a partire dai bronchi polmonari, si assiste alla progressiva diminuzione della componente cartilaginea e al contemporaneo aumento delle componenti elastica e muscolare; peraltro, i bronchi intrapolmonari sono cilindrici e non appiattiti dorsalmente come la trachea e i bronchi extrapolmonari. I bronchi sono rivestiti da una tonaca mucosa continua con quella della trachea; nei rami terminali un epitelio cubico semplice privo di ciglia sostituisce l'epitelio cilindrico pseudostratificato ciliato dei rami maggiori; inoltre le cellule caliciformi divengono sempre più rare. Nei bronchioli lobulari sono presenti nell'epitelio le cellule bronchiolari (o di Clara): sono elementi cilindrici o cubici, privi di ciglia, che producono un secreto sieroso di natura tensioattiva che serve a mantenere fluido il muco prodotto dalle cellule mucipare e riversato nel lume dei bronchioli.
Sotto la mucosa si trova uno strato di fibrocellule muscolari lisce che circondano il bronco, ma mai completamente come invece avviene nei vasi sanguigni e nell'intestino. In sezione, la mucosa del bronco appare sollevata in pieghe longitudinali proprio in conseguenza della contrazione di queste fibre. La tonaca sottomucosa rimane spessa dove sono presenti gli acini delle ghiandole bronchiali, simili a quelle della trachea e che si estendono per tutto il tratto dell'albero bronchiale in cui sono presenti le placche cartilaginee, scomparendo quindi nelle ramificazioni minori. Queste ghiandole sono del tutto simili a quelle descritte nella trachea. La tonaca fibrosa è formata da connettivo denso con fibre elastiche.

I bronchioli respiratori hanno un diametro di 0,5 mm e sono rivestiti all'inizio da epitelio privo di cellule caliciformi e costituito da cellule cilindriche ciliate che, a breve distanza dall'inizio del bronchiolo, divengono cubiche basse. La parete è priva di cartilagine e contiene fibrocellule muscolari ed elastiche in fasci intrecciati. Il bronchiolo viene detto respiratorio perché presenta, lungo il suo decorso, di qualche alveolo. I bronchioli respiratori si ramificano subito, dando origine a 2-11 condotti alveolari.

I condotti alveolari sono difficile da evidenziare, hanno parete sottile e discontinua e sono circondati da evaginazioni a parete sottile, i sacchi e gli alveoli polmonari. Questi hanno forma poliedrica e sono aperti solo in corrispondenza della parte della loro superficie rivolta verso il condotto alveolare.

Gli alveoli sono una sorta di sacchetti con una parete sottilissima. Una caratteristica importante delle pareti alveolari è la presenza di una fitta rete di capillari, così anastomizzata da formare maglie di diametro più piccolo del diametro dei vasi stessi. I setti che separano alveoli adiacenti sono detti setti interalveolari e presentano piccole aperture, dette pori alveolari (o di Kohn).
L'epitelio alveolare è separato dall'endotelio capillare da una lamina basale continua ed è composto da due tipi di cellule: pneumociti di I tipo e di II tipo.
I pneumociti di I tipo (o cellule epiteliali polmonari) sono cellule estremamente piatte e sottili e costituiscono un rivestimento quasi continuo della superficie interna dell'alveolo; sono le cellule responsabili degli scambi gassosi tra l’aria presente negli alveoli e il sangue dei capillari alveolari. I pneumociti di II tipo (o cellule settali o alveolari) hanno forma cubica rotondeggiante e sporgono nel lume dell'alveolo; sono disposte singolarmente o in piccoli gruppi di due o tre elementi. Nel citoplasma si ritrovano i corpi multilamellari, che sono strutture che appaiono provviste di una membrana che circonda una serie di lamelle parallele o concentriche. I corpi multilamellari sono ricchi di fosfolipidi ad azione surfactante (o tensioattiva, che ha cioè la proprietà di abbassare la tensione superficiale di un liquido) che vengono riversati tramite un meccanismo di esocitosi nel lume dell’alveolo polmonare. Il surfactante prodotto dai pneumociti di II tipo è indispensabile per impedire il collabimento della parete alveolare durante la fase di espirazione. Oltre alle cellule epiteliali si possono trovare, nella parete dell'alveolo o nella cavità, macrofagi alveolari, elementi cellulari migranti provenienti dai setti interalveolari.
Al di sotto dell'epitelio alveolare si trova una lamina basale che, in più punti, si mette in contatto o si fonde con la lamina basale dei capillari alveolari.

I capillari alveolari fanno seguito ad arteriole precapillari che derivano da rami dell'arteria polmonare; dai capillari si formano venule postcapillari, che danno origine a venule polmonari. Il diametro dei capillari è tale (5-6 μm) che i globuli rossi passano uno per volta. La parete dei capillari è formata da endotelio continuo, privo di pori. La barriera aria-sangue risulta formata dall'epitelio alveolare, la lamina basale dell'epitelio, dalla lamina basale dell'endotelio e l'endotelio del capillare sanguigno. In alcuni punti le due lamine basali sono fuse e lo spessore della barriera varia da 0.2 a 0.7 μm.

Tratto da ANATOMIA di Andrea Panepinto
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.