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Definizione di diabete

Termine che deriva dal greco e significa “passare attraverso”, allude al frequente passaggio di urina provocato dalla malattia. Questa è autoimmune (i linfociti T aggrediscono e fagocitano le cellule β), prevale nei bambini tra i 6-10 anni e tra i 15-20 anni (6-7 per 100.000 bambini in età scolare in Liguria) ed è causata da fattori genetici (HLA), fattori ambientali (es. infezioni come l’influenza o certi virus che si integrano nel DNA delle cellule β), fisiologici, metabolici.  Esso può essere:
- Mellito, urine dolci (di tipo I e di tipo II)
- Insipido, malattia dell’ipofisi posteriore caratterizzata dalla mancanza dell’ormone antidiuretico (vasopressina) che concentra l’urina, pertanto questa risulta più diluita (anche l’alcol e il fumo inibiscono questo ormone determinando una maggiore urinazione).
- Monogenico, il gene interferisce sulla funzione delle cellule β, che liberano insulina stimolate dall’ingresso di glucosio nelle cellule attivando la glicogenesi e producendo ATP; oppure le cellule β, per un processo apoptotico, pian piano scompaiono.
- Secondario, si sviluppa in presenza di infiammazioni, cure cortisoniche ecc..
- Mellito Gravidico o gestazionale, si ha quando la placenta produce ormoni diabetogeni (soprattutto lattogeno placentare) specialmente in donne in sovrappeso, di età avanzata, ecc..; pertanto è necessario uno screening alla 24° settimana di gestazione per evitare patologie gestazionali.

Tratto da ENDOCRINOLOGIA di Lucrezia Modesto
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