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Approfondimento su internet (I PROFARMACI): Il profarmaco (precursore del farmaco), è un composto che normalmente non ha una intrinseca attività farmacologica ma che diventa "attivo" nell’organismo dopo aver subito una trasformazione di tipo chimico o enzimatico. La porzione "attiva" è costituita, quindi, dal principio attivo del farmaco (che si libera dal resto della molecola del profarmaco) e che interagirà con il bersaglio biologico per produrre l'effetto. In alcuni casi il profarmaco viene attivato tramite un processo di fosforilazione della molecola ad opera di chinasi cellulari e la forma fosforilata é la forma attiva. Il gruppo che viene legato al farmaco per formare il profarmaco, dovrà essere liberato rapidamente nell'organismo cioè prima che lo stesso profarmaco possa essere metabolizzato; inoltre, il gruppo che si libera non deve possedere una propria attività, dovrebbe essere degradato e non essere tossico; tuttavia potrebbe essere metabolizzato e divenire tossico. Di seguito sono riportati alcuni esempi di profarmaci. 1) Profarmaci per migliorare la solubilità in acqua. Un esempio è dato dalla solubilità in acqua dei corticoderivati o del cloramfenicolo che sono in uso sotto forma di "succinati" per soluzioni iniettabili in piccoli volumi. Per idrolisi si liberano i farmaci attivi e l'acido succinico che è un prodotto endogeno. Per migliorare l'assorbimento di farmaci molto lipofili al livello dell'intestino, sono stati preparati farmaci in cui è stato introdotto un gruppo polare in modo da bilanciare la lipofilia. 2) Profarmaci per migliorare le caratteristiche organolettiche. Il problema del sapore amaro o comunque sgradevole dei farmaci per uso orale può essere in parte risolto introducendo nella molecola un gruppo estereo che diminuisce la solubilità in acqua del farmaco e così si evita che lo stesso si disciolga in bocca. Su questa base, sono stati sintetizzati gli esteri palmitato e succinato del cloramfenicolo, farmaco molto amaro. 3) Profarmaci per diminuire la sensibilità agli acidi. Sono in uso diversi profarmaci degli antibiotici beta- lattamici che possono essere somministrati per via orale; questi sono stati preparati per diminuire la
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
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