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di sodio più alta che viene verso il rene; fa sì che il sodio venga trattenuto nel tubulo, così viene trattenuta anche acqua, che viene poi escreta come urina. Inoltre, nell'edema polmonare acuto si dà anche un cardiocinetico e la morfina (essa ha un effetto dilatatore sia arterioso che venoso). Farmaci per il trattamento cronico dello scompenso cardiaco: In prima istanza, in una disfunzione ventricolare asintomatica, si danno per primi gli ACE inibitori e i beta-bloccanti. In classe II si possono dare antagonisti dell'aldosterone o diuretici; in classe II e III i digitalici (come la digossina). In classe IV, oltre alla terapia, può essere utile il supporto emodinamico meccanico, che conferisce il sangue dal compartimento venoso al compartimento arterioso; oppure è indicato il trapianto cardiaco. Oggi esistono anche terapia a base di cellule staminali che hanno la capacità di trasformarsi in miociti cardiaci.
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Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
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