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Farmacologia - Pagina: 163

I neonati avvertono il dolore in modo più intenso rispetto agli adulti! La definizione del dolore: Oggi è universalmente accettata. Il Dolore non è una semplice sensazione, ma una complessa esperienza sensoriale vale a dire un’emozione. L’esperienza Dolore è associata al danno tessutale che può essere attuale, potenziale o ipotetico. Potenziale: quando è imminente (es. come nel contatto della cute con un oggetto ustionante che evoca il dolore un po’ prima che la cute sia lesa). Quali sono gli stimoli che evocano dolore? LA NOCICEZIONE: lo stimolo in grado di attivare i nocicettori (stimolo nocivo) e cioè l’attivazione elettrica che percorre le fibre Aδ e C ( Kidd e Urban 2001) Stimoli deboli eccitano i recettori più sensibili connessi alle fibre Aβ – tatto, pressione Stimoli più intensi eccitano le fibre Aδ e C – che veicolano il Dolore dal 1° neurone al MS e da questo al SNC. Nell'immagine sottostante vediamo uno schema di come dalla periferia, dai nocicettori, lungo il primo neurone, che si porta alle corna dorsali del midollo spinale, viaggia il segnale nocicettivo, si mette in contatto sinaptico nella dorsal root entry zone (DREZ), ovvero con le corna dorsali del midollo spinale; qui il neurone I nocicettivo fa sinapsi con un altro neurone (II), si incrocia nel midollo spinale, decorre nel fascio ascendente spino-talamico (come II neurone) e così arriva al talamo; qui fa sinapsi con il III neurone e va alla corteccia cerebrale, in particolare alla corteccia somatosensoriale; da qui partono vie che vanno anche al sistema limbico, coinvolto nella componente emotiva del dolore. Lo stimolo nocicettivo può subire una sensibilizzazione sia periferica che centrale. Quindi, la stimolazione ripetuta dallo stimolo nocicettivo provoca dei cambiamento locali che altera la soglia de nocicettori; questa stimolazione può derivare anche dal processo infiammatorio: fa rilasciare dei fattori locali, che sensibilizzano le fibre nocicettive. L'aumentata eccitabilità di queste fibre nervose è prodotta dal rilascio da parte delle fibre C stesse, nocicettive, di aminoacidi eccitatori e neuropeptidi.

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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