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Farmacologia - Pagina: 2

Fisica si conferma con la crisi d'astinenza; es. il pz che assume la morfina o l'eroina cambia l'omeostasi del metabolismo, cambia il numero di recettori (più l'assume più recettori sono prodotti). Il tossico cronico abituato a un farmaco non muore se assume una dose con cui morirebbe, invece, una persona non abituata. Per ottenere i risultati ottimali per la terapia bisogna quindi tener ben conto del: cosa, come, quando, quanto e perché si assume. Importante è rivolgersi a qualcuno che conosce bene il farmaco (non internet!!!). Perché? Le medicine si prendono per star bene, cioè per eliminare un disturbo che c'è già o evitare che ne insorgano: possono essere curativi o sintomatici (es. analgesici, sostanze di conforto), patogenetici o sostitutivi. Farmaco con effetti profilattici = per prevenire le malattie, es. i vaccini. Farmaco curativo = elimina la causa della malattia, es. l'antibiotico che uccide o diminuisce la crescita batterica. Farmaco sintomatico = elimina i sintomi di una patologia, es. il paracetamolo che diminuisce la temperatura corporea. In particolare, fa parte dei FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei), i quali hanno tre effetti: analgesico, antidolorifico, antipiretico. Farmaco patogenetico = agisce sui meccanismi della malattia (antipertensivi, antiaritmici). Farmaco sostitutivo = es. ormone tiroideo, insulina, ecc. Qualche sostanza farmacologica può essere usata anche per diagnosticare una malattia (es. radiofarmaci per scintigrafie, mezzi di contrasto). Non si deve dimenticare, però, che i medicamenti possono mostrare la doppia faccia di farmaco o veleno. Devono, quindi, essere evitate tutte le occasioni prossime di errore, tossicità o effetto collaterale. Gli effetti dei farmaci: l'effetto desiderato è quello terapeutico, principale; all'effetto principale atteso si possono associare altri effetti collaterali, non necessariamente negativi (es. aspirina). Ci si attende comunque che qualunque farmaco possa dare effetti avversi (ADR), specialmente in alcune particolari categorie di persone (dalla variabilità biologica possono derivare le controindicazioni per un determinato farmaco). Alcuni effetti collaterali sono descritti nel foglietto illustrativo, altri possono essere non attesi, si possono verificare durante la terapia ed avere effetti nocivi; in tal caso vanno riferiti immediatamente agli enti di farmacosorveglianza.

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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