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Farmacologia - Pagina: 33

Vie di somministrazione parenterali: endovenosa, intramuscolare, sottocutanea. Endovenosa: non c'è assorbimento, il farmaco viene somministrato direttamente in circolo; è utilizzata in emergenza; possono essere iniettati grossi volumi; si possono somministrare sostanze irritanti diluite; aumentato rischio di effetti collaterali; l'infusione deve essere lenta; non si possono somministrare sostanze oleose. La via endovenosa comporta dei rischi se non si ricorda che: immesso in circolo il farmaco non è più recuperabile (invece nella via orale si può, in teoria, anche tornare indietro alla somministrazione es. con lavanda gastrica, è la più sicura); l'infusione non deve essere troppo rapida altrimenti gli organi molto perfusi (cuore, rene, cervello) possono ricevere concentrazioni eccessive di farmaco; embolismi ed infezioni possono essere complicanze gravi. La via intrarteriosa è limitata a quei casi in cui si richiede che il farmaco si presenti ad elevate concentrazioni in un organo specifico, come nel caso degli antibiotici, degli antitumorali, dei mezzi di contrasto per angiografia. Intramuscolare: assorbimento rapido per le soluzioni acquose; gli effetti compaiono dopo 10-30 minuti; assorbimento lento per i farmaci sospesi in soluzioni oleose; si possono utilizzare volumi moderati (fino a 5 ml); si utilizza per somministrare soluzioni oleose; può essere dolorosa se si somministrano sostanze irritanti. Sottocutanea: assorbimento rapido per le soluzioni acquose; assorbimento lento per i farmaci sospesi in soluzioni oleose; è utilizzata per somministrare farmaci insolubili e per l'impianto di pellets solidi; si possono somministrare piccoli volumi (non più di 2 ml).

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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