Farmacologia - Pagina: 35
Vie d'organo: inalatoria: i farmaci vengono somministrati sotto forma di gas o di aerosol; possono essere destinati sia ad un uso topico che sistemico; l'assorbimento è molto rapido data la grande estensione della superficie assorbente (200 m 2 ) e la stretta vicinanza tra epitelio alveolare ed endotelio capillare. Infatti, uno dei fattori da cui dipende l'assorbimento più o meno elevato del farmaco è la disponibilità di superficie di scambio. Nel caso degli aerosol e delle polveri, il destino delle particelle dipende dal loro diametro: >5 µm depositate nelle vie aeree superiori; 1-5 µm depositate nell'albero tracheo-bronchiale; quelle solubili possono essere assorbite dalle cellule dell'apparato respiratorio e producono azione locale, quelle insolubili sono rimosse dal movimento delle ciglia (clearance mucociliare), portate in faringe ed ingerite; <1µm raggiungono gli alveoli dove sono assorbite, determinando azione sistemica. Vie mucosali: orale, congiuntivale, orofaringea, vaginale, uretrale. Vie di somministrazione enterali: orale, rettale, sublinguale. Orale: assorbimento variabile; gli effetti compaiono dopo 45-60 min; è la via più economica e più sicura; si possono utilizzare preparazioni retard; il paziente deve essere sveglio e collaborante; contempla l'effetto di primo passaggio (o "eliminazione del farmaco presistemica", cioè prima che vada nel torrente circolatorio, è quell'effetto di metabolismo dovuto al fatto che il farmaco dall'apparato gastrointestinale viene assorbito dalle cellule della parete e convogliato nella vena porta, che va al fegato; poiché esso è l'organo che metabolizza i farmaci, parte di quel farmaco che arriva al fegato viene metabolizzato, quindi va a diminuire la biodisponibilità, la quale è la percentuale di farmaco che si trova nel torrente circolatorio in forma immodificata che può dare un effetto farmacologico). In generale l'effetto di primo passaggio diminuisce la biodisponibilità del farmaco; talvolta succede che nel metabolismo dei farmaci si ha la formazione di molecole attive, più attive del composto di origine; anzi qualche volta il composto di origine non è attivo e solo dopo il metabolismo lo diventa. Comunque, quasi sempre si ha il degradamento del farmaco, con formazione di molecole neutre o che non hanno un effetto farmacologico. Rettale: assorbimento variabile e incompleto; effetto più rapido rispetto alla via orale; subisce parzialmente l'effetto di primo passaggio (perché a livello del retto una parte dei plessi
Continua a leggere:
- Successivo: Farmacologia - Pagina: 36
- Precedente: Farmacologia - Pagina: 34
Dettagli appunto:
- Autore: Andrea Panepinto
- Università: Università degli Studi di Pisa
- Facoltà: Medicina e Chirurgia
- Corso: Logopedia
- Esame: Farmacologia
- Docente: Prof.ssa Biancamaria Longoni
Altri appunti correlati:
Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:
- Farmacoterapia nell'anziano: i farmaci antiipertensivi
- Effetto della Desipramina sull'attività delle ATP-asi
- Le demenze: sfide attuali interdisciplinari
- Sintesi, caratterizzazione e studio farmacocinetico di una nuova classe di sali stabili della S-adenosil-L-metionina
- Montessori e Demenze: "Un viaggio oltre la memoria" - Criteri orientativi
Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.