Skip to content

Farmacologia - Pagina: 76

Gli antagonisti non competitivi possono agire con due meccanismi: 1) interagiscono in modo irreversibile con lo stesso sito dell'agonista; 2) si legano a un sito del recettore diverso da quello occupato dall'agonista (meccanismo allosterico). Un antagonista non competitivo deprime l'effetto massimo (l'efficacia) ottenibile anche con dosi elevate dell'agonista senza modificarne la potenza.

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.