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Farmacologia - Pagina: 82

sinaptico, eventualmente danno segnale alla cellula di ridurre il rilascio di NT. Sappiamo che alcune cellule, anche se non attivate, rilasciano continuamente NT (es. tono adrenergico, che può essere diminuito o aumentato quando arriva uno stimolo). La neurotrasmissione che prevede il rilascio di un mediatore chimico è una trasmissione più lenta rispetto a quella mediata dalle sinapsi elettriche, ma offre il vantaggio di essere più modulabile, perché possiamo agire sulla sintesi del NT, sul suo rilascio, sui recettori impedendo il legame del ligando endogeno (con antagonisti), oppure possiamo evitare che il NT venga ricaptato e degradato dalla sinapsi. Esistono sinapsi eccitatorie e sinapsi inibitorie. Solitamente c'è un equilibrio tra circuiterie inibitorie e circuiterie eccitatorie; quando qualcuna di esse prende il sopravvento succede qualcosa, a volte è fisiologico, altre volte è patologico (es. ansia patologica) e allora dobbiamo intervenire con dei farmaci. A volte basta interrompere il circuito che crea l'ansia per risolvere il problema: dormiamo male perché non abbiamo ancora metabolizzato qualcosa, sono stressata e questo dormire male va avanti nei giorni e nei mesi; talvolta è sufficiente interrompere il circolo vizioso negativo; non vuol dire esserne dipendente, ho semplicemente interrotto un circuito e sto meglio. Ci sono farmaci che attivano sistemi inibitori e farmaci che attivano sistemi eccitatori. E' possibile registrare l'attivazione di una sinapsi eccitatoria e l'attivazione di una sinapsi inibitoria; è possibile farlo con degli elettrodi collegati a un amplificatore di voltaggio. Con questi elettrodi è possibile anche registrare gli eventi ionici anche su un singolo canale ionico. tipi di recettori e dove possiamo agire con farmaci: sulle slide

Tratto da FARMACOLOGIA di Andrea Panepinto
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