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L'isolamento


Ci sono delle caratteristiche generali per l'isolamento ovvero delle stanze di isolamento, dei reparti di isolamento, spesso i fisioterapisti sono chiamati nei settori di isolamento soprattutto se si tratta di soggetti trapiantati che magari devono cominciare la loro riabilitazione, ad esempio i trapiantati di midollo che hanno necessità di riprendere la loro attività motoria, in questo caso l'isolamento sarà di tipo protettivo e quindi in questo caso spetta noi evitare di portare germi dall'esterno; a questo proposito è importante distinguere due tipi di isolamento, uno è l'isolamento vero e proprio nel caso in cui sia il soggetto a poter trasmettere agli altri la malattia infettiva, l'altro è l'isolamento protettivo cioè il paziente si isola perché va difeso dai microrganismi esterni, magari perché è in aplasia e dunque non ha alcuna resistenza e non ha anticorpi, per cui siamo noi operatori sanitari che dobbiamo prendere delle precauzioni per evitare la trasmissione di agenti patogeni che in tali soggetti con deficit immunitario possono rivelarsi fatali.
Ci sono isolamenti fiduciari, in cui cerchiamo di lasciare il paziente in ambiente domiciliare purché i familiari siano a conoscenza di tutte le norme. Un ultimo isolamento è storico ma che non è stato assolutamente ancora approvato dalla nostra legislazione sanitaria che è quello con piantonamento, ovvero quando il paziente si rifiuta di essere isolato o quando le sue condizioni non permettono il suo trasporto nelle sedi di isolamento si obbligano le forze dell'ordine a controllare che il paziente non venga a contatto con nessuno.

Tratto da MISURE DI PROFILASSI di Stefania Corrai
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