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Indagini su tracce di sangue nella medicina legale


Nella pratica medico legale vengono richieste frequentemente indagini di lavoratorio al fine di stabilire se tracce di materiale, rinvenuto in determinate circostanze di interesse giudiziario, siano costituite da sangue.
Una volta accertata la natura ematica del materiale in esame (diagnosi generica) la ricerca dovrà estendersi all’identificazione della specie di appartenenza (diagnosi di specie): l’interesse prevalente delle indagini giudiziarie è quello di discriminare il sangue umano da quello animale.
Qualora il materiale ematico si riveli di provenienza umana, le indagini devono proseguire per mettere in evidenza il maggior numero possibile di marcatori genetici al fine di giungere, se possibile, all’identificazione del soggetto (diagnosi individuale).
Talvolta può essere richiesto di stabilire la quantità di sangue che ha formato una macchia (diagnosi quantitativa); la regione corporea di provenienza (diagnosi regionale); l’epoca alla quale far risalire l’effusione di sangue (diagnosi cronologica); o il sesso del soggetto dal quale questo proviene (diagnosi di sesso).
Le tracce possono presentarsi con morfologie molto varie a seconda della quantità e delle modalità del sanguinamento: se caduto da un’altezza di circa un metro si può trovare sotto forma di gocce tondeggianti a margini netti, se è caduto da maggiore altezza le gocce avranno margini frastagliati, se provengono da oggetti in movimento possono avere la forma a punto esclamativo, ecc…

Tratto da MEDICINA LEGALE di Stefano Civitelli
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