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Truman e Hayward : un’incrinatura della coerenza diegetica


Truman e Hayward sono modalizzati da un dover fare che rappresenta il compito sociale che devono adempiere; questo comprende come programma d’uso una prudenza (saper non fare). Vi è allora un clima d’attesa creato dall’anteposizione della prassi “poliziesca” rispetto al programma cognitivo (voler scoprire l’identità della vittima), tensivizzato da una disponibilità dello svelamento (saper poter fare). Andy, rimasto finora di spalle nei confronti dello spettatore, fotografa da vicino il cadavere (primo piano di Andy) Quindi abbiamo una soggettiva del cadavere dal punto di vista di Andy (installazione proiettiva) e un ritorno al primo piano. L’improvviso piagnucolare di Andy giunge come una vera frattura in quanto: a) vi è una contraddizione all’interno del percorso passionale, dato che la disposizione era di attesa e l’avvicinamento al cadavere avrebbe dovuto consentire prevalentemente un soddisfacimento di tale curiosità; b) l’eccesso e l’infantilità dell’espressione di Andy dispongono una reiezione enunciazionale e, allo stesso tempo, una paternizzazione. Una reiezione perché il comportamento di Andy non può essere compartecipato, data la sua forte improbabilità. Questa incrinatura della coerenza diegetica (che può generare anche stizza nello spettatore) trova una risoluzione testuale dal momento che sono installati due attanti valutatori (Truman e Hayward), i quali sanzionano l’inopportunità del comportamento di Andy (“Andy, deve proprio succedere?” - Truman) e la sua ricorsività (è successo anche l’anno prima con un altro cadavere). In questo senso viene salvata la narrazione nell’imminente pericolo di una sua derealizzazione e viene mantenuta la possibilità di un punto di vista integratore da parte dello spettatore (unità dell’informatore/unità dell’osservatore). Dobbiamo però sottolineare anche la presenza di una paternizzazione enunciazionale, che si nutre delle dissonanze, e si costruisce attorno ad un punto di vista spettatoriale reclusivo, dove l’osservatore-spettatore gode dello stridere d’informatori inconciliabili. Vedremo in seguito come ogni personaggio abbia un ruolo ben preciso nel disporre tali dissonanze e nel permettere diversi livelli di lettura della narrazione. Ad esempio, lungo le puntate, Andy alimenta l’isotopia comico-parodistica, lo sceriffo Truman invece sostiene quella realistico-drammatica.

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