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Modalità, verità e postulati di significato per Carnap


Il problema principale di Carnap in Significato e necessità (1947) è dare una semantica della logica modale. La logica modale tratta le modalità aletiche, che riguardano la verità possibile o neces-saria. Il possibile è vero in qualche mondo possibile; il necessario è vero in tutti i mondi possibili.

Carnap mantiene l’idea della necessità come caratteristica del linguaggio; vi sono però due diversi modi in cui la verità può dipendere dal significato: da una parte alcuni enunciati sono veri in virtù del significato delle costanti logiche. Sono tautologie o verità logiche.

D’altra parte alcune verità dipendono dal significato dei termini non logici. Ad es. gli scapoli sono uomini non sposati è una definizione lessicale che dipende solo dal significato delle parole. Non è una verità empirica che dipende da com’è fatto il mondo. Ma non è nemmeno una verità logica, vera in tutti i mondi possibili. Carnap suggerisce di parlare in proposito di postulati di significato.

Carnap distingue nell’idea di enunciato analitico due aspetti: enunciati logicamente veri, in virtù del significato delle costanti logiche in tutti i mondi possibili; enunciati veri per i postulati di significato, dipendenti dal significato dei termini e veri in tutti i mondi compatibili con i postulati di significato.

Tratto da INTRODUZIONE ALLA FILOSOFIA DEL LINGUAGGIO di Domenico Valenza
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