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La costituzione della cultura digitale pubblica di Amsterdam


La città digitale di Amsterdam (DDS) è stata lanciata nel 1994 come una prova di 10 settimane di istituire un dialogo elettronico tra la municipalità e i cittadini di Amsterdam; C’era una bacheca virtuale dove i cittadini potevano controllare tutti i documenti importanti. La DDS inoltre era virtualmente organizzata in case, piazze, bar, chioschi digitali, persino sex shop digitali.  I residenti hanno continuato ad aumentare è diventata la rete informatica più vasta d’Europa, è curioso notificare che la maggior parte degli utenti non erano fisicamente residenti ad Amsterdam, anche se essendo la prova in olandese, ha conferito un carattere solo nazionale. La nascita di tale progetto è data dalla convergenza di due reti: quella di artisti ed intellettuali interessati alla sperimentazione di un nuovo mezzo di comunicazione, e dall’altro la comunità hacker interessata alla diffusione dell’accesso ad internet. La dds utilizzò il world wide web non appena questo si rese disponibile; da sottolineare che la prima categoria di informazione politica offriva una sovrabbondanza di informazione e l’uso che se ne faceva era limitato, mentre nella seconda categoria dedicata all’information technology proliferava il dibattito. Con il tempo ci si aspettava diventasse autosufficiente invece ha sempre avuto necessità di un finanziamento esterno; l’esplosione del sistema ha creato tensioni tra gli attivisti idealisti che hanno creato il sito e la componente manageriale introdotta all’espandersi della rete che l’aveva suddivisa in 4 parti per sovvenzionarla attraverso pubblicità e servizi. Dopo alcuni scontri la maggior parte degli utenti si è defilata utilizzando la comunità come un servizio. L’esperienza si è chiusa nel 2000. Poi ci sono stati degli sbatti che non ho voglia di imparare.

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