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La virtù del rispetto


L'etimologia del termine re-spectare indica il guardare indietro o piuttosto il guardare di nuovo, con un'attenzione e una prospettiva ben ferme nell'osservazione di chi o ciò si dà a noi come bene, unico nel suo essere, e nei riguardi del quale il riconoscimento di esistenza e valore diviene una sorta di responsabilità, che chi guarda e rispetta si assume nella relazione. Lo sguardo rispettoso non si indirizza solo verso l'esterno, il mondo, gli altri e le altre, ma è anche sguardo di interiorità, che il soggetto rivolge a sé, verso la parte segreta, intima di ciascuno e ciascuna.
Il rispetto nasce e si forma nel momento in cui la differenza viene accettata come dato inevitabile, che appartiene all'esistenza e alla relazione tra persone, e riesce a superare e distinguersi dalla disuguaglianza, che è invece sancita dal pregiudizio sociale e impedisce l'autenticità dei soggetti e del loro rapporto, il riconoscimento tra e degli individui. La base, la condizione del rispetto altrui è innanzitutto la conquista del rispetto di sé.

Tratto da NUOVE VIRTÙ di Anna Bosetti
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